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Cambiare il punto di vista è uno dei segreti più semplici per ottenere risultati inattesi e sorprendenti, produce un modo diverso e nuovo di avvertire un determinato oggetto o un evento.
Le fotografie zenitali di Massimo Sestini (Prato, 1963), realizzate dall’alto di un elicottero o di un aereo, o con l’ausilio di droni, esprimono questo. Sono immagini che inizialmente confondono, sembra esserci qualcosa di strano in esse, ma che a un più attento esame si svelano per narrare una storia. La loro potenza sta nella loro semplicità, nel racconto che sembra discreto e lontano, ma che punta i riflettori dritti al momento.
É proprio la ricerca costante della notizia la causa scatenante che ha portato il fotoreporter a cercare nuovi modi per essere in prima linea, per distinguere la sua narrazione dalle altre.
Capovolgendo le percezioni visive e donando alle immagini una nuova realtà, Sestini ci permette di indagare il mondo e di assimilare le informazioni attraverso uno sguardo globale che ha come unico filtro l’aria; un filtro di centinaia di metri che raffredda e oggettivizza soggetti e situazioni.
Così nella mostra fotografica L’aria del tempo, a cura di Alessandra Mauro in collaborazione con Contrasto, una selezione di circa 40 immagini di grande e medio formato, accomunate dal loro punto di vista, raccontano a volo d’uccello la nostra Penisola.
Un viaggio tra bellezze, istanti di vita quotidiana (Ostia, Roma 2005. Tutti al mare, Ferragosto in spiaggia), drammi naturali e avvenimenti storici, che non nasconde le incongruenze e la complessità della nostra società, di cui la fotografia Roma 2015. Le geometrie del potere: Vittoriano, Palazzo Chigi, Montecitorio, un dedalo di interessi, che apre il percorso espositivo, è un chiaro richiamo. (Elisa Eutizi)
INFO
L’aria del tempo.
Fotografie di Massimo Sestini
a cura di Alessandra Mauro
dall’8 dicembre 2018 al 10 marzo 2019
da lunedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00
WEGIL – Largo Ascianghi, 5 Roma
www.wegil.it
info@wegil.it