23 aprile 2002

Fino al 19.V.2002 Cuba 1960 – 2000: Sogno e realtà Torino, Fondazione Italiana per la Fotografia

 
Dal fotogiornalismo all’arte contemporanea la nuova generazione di artisti cubani si presenta per la prima volta al pubblico italiano in una singolare esposizione a cura di Marco Fioravanti...

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Attraverso un obiettivo che legge la realtà in bianco e nero ci vengono presentati Cuba e i suoi abitanti.
La filosofia di vita del popolo cubano, accende l’interesse dello spettatore in questa singolare esposizione della Fondazione Italiana per la Fotografia curata da Marco Fioravanti. Due sezioni: una documentaristica e una intimista sono le chiavi di lettura con cui si entra nel mondo della famosa isola caratterizzata da una storia fatta di lotte e povertà, protrattasi inevitabilmente nel tempo e che, nelle ottanta opere presenti in mostra, è raccontata con uno stile efficace e mai retorico dove i veri protagonisti sono gli uomini e le donne; i combattenti e i contadini; giacché ai ritratti di balli collettivi o comitive intente in chiacchiere, troviamo alcuni ritratti simbolo: da Fidel Castro a Che Guevara che trasporta dei pesi con una carrucola – opera del 1961 di Liborio Noval, una delle voci narranti di Cuba per circa quarant’anni, tra i fondatori del giornale più importante dell’isola – Granma – e ritrattista ufficiale di Cuba e di Castro.
Il rapporto del popolo cubano con la sua terra è evidente nell’analisi social culturale della fotografia documentale di Osvaldo Salas e Raúl Corrales – fondatori di un linguaggio dell’immagine nuovo, filtrato da ogni stereotipo, nel quale vita e mutazioni dell’isola sono narrati attraverso le microstorie che prendono vita nelle piazze, nelle fabbriche, nei sorrisi consapevoli dei bambini. Autori mossi da spirito documentaristico intriso degli ideali d’eroismo rivoluzionario che hanno contribuito a diffondere un’immagine ideale di Cuba – è questo il caso di Salas – senza rinunciare a cogliere le emozioni umane, come ha fatto Corrales.
Il passaggio tra passato e presente è segnato da opere come quelle di José Manuel Fors la cui ricerca s’incentra sul ritrovamento e riutilizzo di vecchie foto degli album di famiglia, carta geografica per orientarsi tra i ricordi del passato.
Dagli sguardi e dalle situazioni collettive si passa alla riflessione semantica sul corpo e sulla sessualità, apertamente vissuta o negata – specie se omosessuale.
Emblematico il primo piano dell’uomo che oppone resistenza all’imposizione di un lenzuolo bianco strettogli intorno alla testa, intitolata Maleficio di Marta Maria Perez Bravo; o il corpo ebano – fotografato da Renè Peña – che si caratterizza per la lama appuntita sorgente dalla zona pubica e che nel suo ostentato richiamo sessuale mostra la serenità con cui molti cubani vivono l’erotismo; e, poi, ancora la casa costruita dalla giovane artista Alina Pèrez, che attraverso il suo edificio racconta la propria idea di maternità – il ventre materno che è culla della vita, simbolo di protezione al pari della donna, anima centrale della famiglia.
La mostra che offre al pubblico locale un’immagine inedita dell’isola e dell’espressività dei suoi artisti è collegata ad un’altra iniziativa dedicate alla cultura cubana e promossa dal Premio Letterario Grinzane Cavour – La Habana in collaborazione con l’Unione Nazionale degli Scrittori e Artisti Cubani (UNEAC), con l’intento di favorire la diffusione della letteratura cubana in Italia.

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www.fif.arte2000.net

Federica De Maria
mostra visitata il 16 aprile 2002



Cuba 1960 – 2000: Sogno e realtà fino al 19 Maggio 2002
Fondazione Italiana per la fotografia di Torino, 10121 Torino
Via Avogadro, 4 – Tel. +39 011544132 – 546594 Fax 011.5189799 – E-mail: fifto@tin.it
Ingresso: € 6.00 intero; € 4.50 ridotto
Informazioni al pubblico: 011 5529597, in orario d’apertura
Orario: martedì – venerdì 16.00 – 20.00; sabato, domenica e festivi 10.00 – 20.00; chiuso lunedì


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