08 novembre 2002

fino al 17.XI.2002 Voila la France Cuneo, Caraglio e sedi varie

 
Voilà la France è una collettiva dislocata in diverse sedi del cuneese. E’ protagonista la produzione artistica francese dalla fine degli anni '80 ai primi anni del 2000. Grandi investimenti pubblici con risultati culturali non sempre eccelsi. A Cuneo luci ed ombre dell’arte contemporanea d’oltralpe…

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Voilà la France è quanto di meglio ci si poteva aspettare, dopo la promettente inaugurazione del Filatoio di Caraglio avvenuta nello scorso giugno con la collettiva Camere con Vista. E’ una retrospettiva sullo stratificato panorama della scena artistica francese, passata e presente, con più di duecento opere. Il fermento che hanno caratterizzato la ricerca artistica in Francia, in questi ultimi anni, è frutto di una politica molto attenta, volta allo sviluppo d’aree decentrate grazie ad incentivi economici ai giovani artisti, da parte dell’amministrazione. Molti sono gli artisti, presenti in questa esposizione, che dimostrano una gran padronanza dei mezzi con cui operano, elaborando soluzioni originali e nuovi percorsi estetici: è il caso della pittura, che soprattutto nell’area di Nizza, nella scuola d’arte di Villa Arson, pare ritrovar vigore. Grazie al lavoro di professori e artisti di fama internazionale, tra cui Noel Dalla, si è assistito alla nascita di una generazione di artisti capace di sondare gli sviluppi della pittura, ridando stimolo ad un mezzo che vive sempre più le contraddizioni legate alle mode, correndo il rischio dell’emarginazione. Tante sono le direzioni percorse, un esempio nel lavoro di Cédric Teisseire, che crea colature di colore con una tecnica a metà tra pittura minimalista e action painting, o l’utilizzo in chiave moderna di tecniche antiche, come l’encausto, usato da Cognée Philippe per paesaggi monocromi molto elaborati. In questa ricca ricognizione sono presenti molti mezzi espressivi. Installazioni, video e scultura. Bertrand Lavier artista che ha rielaborato il concetto di ready-made ha ispirato molti giovani artisti, tra i tanti, Véronique Boudier che presenta su di un piatto d’argento un dolce completamente bruciato impossibile da servire, ma emblematico. Nell’ala del mercato di Savigliano, l’installazione di Allamargot Hughes intitolata Norma Jean Baker evoca, con un ventilatore ed un abito bianco, il pluridibattuto concetto di icona. I luoghi che ospitano le opere conservano la propria storia, diventando funzionali ai lavori stessi, come nel Convento dei Cappuccini dove, nelle piccole stanze che un tempo ospitavano i frati, ora è possibile osservare le realizzazioni degli artisti. Ricca è la presenza della fotografia; tra gli autori Courbot Didier e Couturier Stéphane che si avvalgono di questo mezzo sviluppando poetiche diverse, ma sempre di qualità. Gli interventi, presenti nel catalogo, con saggi dei migliori critici francesi, sono il contributo finale di un percorso denso di stimoli, che offre una lettura a 360 gradi dei fenomeni e delle tendenze che in Francia hanno caratterizzato le arti visive, e non solo, che grazie a quest’escursione possono essere comprese al meglio.

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donatella galasso
mostra visitata il 6 ottobre 2002


Voilà la France
A cura di Andrea Busto
Orari: venerdi-sabato 15.00-19.00, domenica 10-13/15-19
Ingresso Filatoio 5¬ ridotto 3¬ ; altri siti: 3¬ ridotto 2¬ , biglietto
cumulativo 9¬
Per informazioni: Ce.S.A.C-tel. 0171/618260
Catalogo: Edizioni Marcovaldo. Fino al 17 novembre


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