19 febbraio 2001

Fino al 31.III.2001 Emilio Vedova Milano, Galleria Salvatore + Caroline Ala

 
In mostra 22 opere grafiche di Emilio Vedova: vibranti superfici in cui il vigoroso gesto dell’artista veneziano oltrepassa i ristretti confini della forma…

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La galleria milanese Salvatore + Caroline Ala presenta al pubblico la pregiata opera grafica di uno dei più noti artisti dell’informale italiano: Emilio Vedova.
In mostra 22 opere, tra incisioni e litografie, realizzate dal 1960 fino ad oggi, accompagnate da testi di Massimo Cacciari e liriche di famosi poeti, tra cui Marquez, Garcia Lorca, Whitman, Majakosvkij, Paz, Sartorius.
Pur essendo poco conosciuta, la produzione grafica di Vedova è un importante momento che non può essere separato dalle creazioni artistiche, per cui il maestro veneziano è largamente riconosciuto. L’incisione, infatti, così come la litografia, risulta essere il naturale proseguimento della ricerca informale, di quel linguaggio che l’artista è venuto a sviluppare ed approfondire nel corso della sua lunga e operosa carriera.
Nelle stampe, ritroviamo la forza del gesto vigoroso, dell’azione rapida, che lascia il suo segno sulle tele bianche; un gesto che crea vibranti superfici, uno spazio dinamico che esplode al di là di ogni confine, sia quello della linea, della forma o della tela.
L’incisione diventa per l’artista un allettante campo di indagine, per quel suo rapporto diretto tra gesto e materia, tra gesto e lastra incisa, corrosa, scavata e consumata.
Il foglio bianco, nel magico momento in cui si imprime la stampa, raccoglie le pulsioni e i moti del violento gesto dell’artista sulla lastra: un gesto che oltrepassa i limiti della forma, instaurando un intimo contatto con la materia che lo accoglie.
Vedova crea quasi un rapporto di simbiosi con la materia stessa, che a sua volta si precisa nell’azione sapiente dell’artista, come testimoniano le sue stesse parole: “…L’incontro fisico con una materia avviene in ambito di complessa osmosi, un segno sulla pietra, sullo zinco, sulla lastra metallica, inchiostro o scavo – imprevedibili possibilità… L’acido sbrana il metallo, lo solca – la ‘magia’ di ogni rapporto grafico diretto incontro-scontro con la materia…”. E ancora: “…indubbiamente mi sono portato alla grafica, all’incisione, anche per questo senso di rivelazione continua di mezzi, su piombo, alluminio, ferro, celluloide, zinco, scrittura con l’acido, ripetitivo di acquetinte, riporto, cera, carborundum…Come tocchi lastra, acidi, solco, quando è il dunque la materia diventa essa stessa dramma, la materia ha una propulsione, insomma si-ti precisa – ti realizza.”
Un intenso lavoro quello di Vedova in campo grafico, che prende avvio nel 1958. Si tratta di un’amorevole ricerca, a cui la Galleria Ala rende omaggio, presentando una nuova cartella-artfolio, contenente, oltre a 5 incisioni all’acquaforte dell’artista, 5 poesie di Joachim Sartorius dedicate al maestro veneziano, che testimoniano l’amicizia dell’artista con lo scomparso musicista Luigi Nono, con cui condivise la stessa sensibilità di vivere e sentire le cose del mondo. “…evadere dal cerchio della pupilla/come il pittore dal suo riquadro dipinto./La sua lingua vuol capire/la struttura del mondo, il suo respiro,/che magnifico si fa selvaggio./Non solo la lingua/anche la mano, il pennello./Il fluido pennello degli occhi inquieti” (da “ Le ombre sotto le onde” di Sartorius per Vedova nella cartella “Aus Dem Augenrund”).

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Elena Arosio


Dal 16 febbraio 2001 al 31 Marzo 2001
Emilio Vedova
Milano, Galleria salvatore + caroline ala, via Monte di Pietà 1, tel. 02/ 8900901, fax . 02/86467384,
e-mail: galleria.ala@iol.it
Orari: da martedì a sabato dalle 10.00 alle 19.00, chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero




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10 Commenti

  1. Io sono molto curiosa, ho un marito veneziano che adora ‘Vedova’ e quindi, con l’aiuto di questo articolo, so cosa fare Sabato!!! Grazie per l’informazione e la bella esposizione…
    barbara

  2. Da veneziano ritengo che il commento colga bene la specificita’ di vedova , forse troppo poco conosciuto fuori dall’ambiente veneziano

  3. Vedova poco conosciuto oltre i confini Veneziani?? ma stiamo scherzando o cosa?? è uno degli artisti più rappresentativi dell’Italia all’estero se non uno dei più apprezzati e stimati a livello mondiale. prima di sparare ste cavolate, documentatevi.MHA!

  4. certo che la gente prima di criticare è meglio che legga anche l’articolo.A me sembra che si parli di poca conosciuta la produzione grafica non di altro. Prima di mandare a documentare altri imparate a leggere e non nascondetevi dietro nomignoli. Mha mha visto che lo fate voi vi piace il mio.

  5. Pensate che Vedova non ha mai rinnegato una certa matrice futurista, nella sua opera. Ciò fa riflettere sull’influenza e sulla portata che ha avuto il futurismo in Italia e all’estero.

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