05 luglio 2001

Fino al 22.VII.2001 Michelle Lopez. Adventures in the skin trade Milano, Trussardi Art Center

 
Il titolo dell’esposizione riprende il titolo del romanzo picaresco di Dylan Thomas, il cui protagonista continua a cambiare, metaforicamente, pelle e natura...

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La collaborazione tra Micelle Lopez, nata a Manila, nelle Filippine, ed ora cittadina di New York dove insegna alla Facoltà di arte della Columbia e della New York University, e la Fondazione Nicola Trussardi parte proprio dalla realizzazione dei pezzi in mostra, per la fattura dei quali l’artista si è servita degli artigiani e dei materiali del noto marchio.
La pelle di cui sono rivestiti gli oggetti, realizzati in fibra di vetro, cambia di volta in volta natura: cuoio, cavallino beige, bianco, nero, perfino il daino, e poco si addicono a forme che vogliono essere primordiali, ambigue, e che, nell’uso di materiali così rari e preziosi, perdono in parte la loro immediatezza, la loro provocatorietà.
Il titolo dell’esposizione è comunque perfetto: uscendo dall’ascensore ci si trova in una stanza semibuia, popolata da tronchi di alberi di cui non si possono vedere le chiome. In una piccola foresta virtuale ed artificiale vengono presentate le sculture in pelle dell’artista, appoggiate su panni di velour beige disposti in modo da sembrare radici vigorose, un “locus amoenus” in cui, misteriosamente, crescono forme di vita aliene. E’ questo che ricordano le sculture in mostra: ricordano Alien, L’invasione degli ultracorpi, sembrano dei mostriciattoli appallottolati (da alcune di queste sculture zoomorfe paiono spuntare delle “orecchie”), pronti a scattare e a morderti un polpaccio a tradimento. Le uova di struzzo rotte che segnano il percorso completano il senso di pericolo, di insicurezza che ogni forma sconosciuta provoca a chi la osserva. Si entra qui come se si entrasse in un paesaggio teatrale, come in un sogno, e non si sa se la storia procederà linearmente o se il tutto si rivelerà essere un terribile incubo infestato di mostri. Come dice Cheryl Kaplan “Lopez non lascia altra scelta allo spettatore altra scelta che saltare dentro”: l’avventura è cominciata.

Francesca Pagnoncelli



Fino al 22 luglio 2001. Michelle Lopez. Adventures in the skin trade. Milano, Fondazione Nicola Trussardi, Piazza Fontana Scala 5. Info: tel.02.8068821, fax 02.80688281, info@fondazionetrussardi.com, www.fondazionenicolatrussardi.com , Orario d’apertura: martedì –domenica, ore 10.00-20.00; chiuso lunedì. Ingresso lunedì</i<

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3 Commenti

  1. Mi si dirà che voglio vedere solo cose belle ma io dico che il vedere mostri appallotolati, pronti a scattare e a morderti un polpaccio a tradimento, non mi piace proprio, anzi non voglio proprio entrare in un terribile incubo infestato di mostri, lo lascio a Michelle Lopez. Io amo la poesia, l’arte vera, mi piace la spiritualità, desidero abbellire la mia anima e guardare oltre.

  2. Hai proprio ragione Maria! E’ proprio un posto per sarti stilisti quella foresta. Sarebbe bello che si dessero tutti appuntamento lì dentro e che le forme di Michelle Lopez si svegliassero davvero! Anzi no, altrimenti poi dovremmo subire le agiografie dei martirizzati, a loro volta carnefici dell’arte e dell’autenticità.

  3. Caro Eta Beta io penso che tutto quell’insieme di stanza semibuia, tronchi di alberi senza foglie, mostriciattoli appallottolati pronti a scattare e a morderti, uova di struzzo rotte che segnano il percorso, sia studiato per destare curiosità, per far parlare in merito, per attirare. Il titolo “Avventure in un commercio di pelle” rende l’idea. Non comprendo però la mancanza di gusto, di eleganza, di idee migliori, Dici bene non mettiamoli nella foresta, non vogliamo storie di santi martirizzati, a loro volta carnefici dell’arte e dell’autenticità. Ti auguro cose belle. Cari saluti Maria

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