31 ottobre 2003

fino al 20.I.2004 Il Cavaliere Azzurro – Der Blaue Reiter – Kandinsky, Marc e i loro amici Milano, Fondazione Mazzotta

 
Una grande avventura culturale. Per soli tre anni, dal 1911 al 1914 ci furono due mostre ed una pubblicazione. Kandinky e molti altri artisti fecero nascere un movimento a Monaco di Baviera. Nasce, in nome della spiritualità nell’arte, il Cavaliere Azzurro. Andò così…

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Il Cavaliere Azzurro, avventura culturale straordinariamente moderna, fu fondato a Monaco di Baviera nel 1911 da Wassily Kandinsky e Franz Marc. Non ebbe un manifesto programmatico, non enunciò canoni stilistici. Fu il tentativo di riunire artisti molto diversi tra loro attorno ad un comune ideale estetico: la convinzione che compito dell’arte sia rivelare l’essenza spirituale della realtà. Ogni artista rimase libero di rappresentare i contenuti spirituali con il proprio stile, muovendosi tra ‘grande astrazione’ e ‘grande realismo’.
L’attività del Blaue Reiter si concentra in tre anni, dal 1911 al 1914, due mostre e la pubblicazione dell’omonimo Almanacco, sorta di ‘opera dFranz MARC Gatti su panno rosso 1910 olio su tela ‘arte globale’ che includeva opere di epoche e generi diversi, spaziando dai disegni dei bambini all’arte orientale, con testi di pittori, letterati e musicisti, tutti con un forte contenuto spirituale.
Il percorso espositivo, suddiviso in tre sezioni, dà voce a tutti i protagonisti Kandinsky, Marc, Macke, la Munter e la von Werefkin, Delaunay, Klee e molti altri. Si apre con gli anni 1908-1910 che precedono la nascita del Blaue Reiter e termina con una panoramica sui dipinti realizzati negli anni ’10-’14. Una delle sezioni è interamente dedicata alla grafica, che ebbe grande rilievo per l’attività del gruppo.
Tutte le sezioni si ispirano ad un duplice filo conduttore: la forte propensione alla riflessione teorica e la ‘polifonia stilistica’. Così, per la grafica, accanto alle scomposizioni cubiste di Picasso sono esposte le visioni fantastiche di Kubin e i disegni di Klee, le figure spigolose di Kirchner, le armonie di forme di Kandinsky.
Wassily KANDINSKY Copertina dellAlmanacco Der Blaue Reiter 1911 xilografia a coloriE’ possibile seguire il percorso della riflessione estetica di ‘Kandinsky e i suoi amici’, confrontando le opere della prima sezione con quelle dell’ultima; ogni artista sviluppa una propria forma espressiva per “offrire una nuova e più profonda visione del mondo” (Sparagni).
Kandinsky trova nel colore il mezzo con il quale avvicinarsi alla dimensione spirituale che si cela dietro l’apparenza. Dai paesaggi dipinti a Murnau con pennellate larghe, un’accentuata bidimensionalità delle immagini e l’uso non naturalistico del colore, giunge a combinare liberamente forme e colori, che, come un insieme di note musicali, possono raggiungere l’anima dello spettatore. Si osservino Studio Autunnale a Oberau, Autunno in Baviera, ancora figurativi, dove le ombre degli alberi sul selciato sono chiazze di colore puro blu, verde, azzurro. Poi il colore, protagonista dei suoi primi lavori astratti che descrivono il conflitto tra spirito e materia (Macchia nera) o la fresca immediatezza di un paesaggio (Paesaggio con pioggia).
Gli esordi di Marc e Macke (nella prima sezione della mostra) sono all’insegna dello studio dell’arte francese più attuale, i Fauves, MatisseGabriele MUNTER Lotta con il drago 1913 olio su cartone , ma anche Van Gogh e El Greco. I Gatti su panno rosso di Marc, tracciati con pennellate corpose e curvilinee, sono ispirati allo studio di Van Gogh; purificando forma e colore Marc giunge alla rappresentazione di animali che “….si muovono in sfondi sempre più astratti, fulcro di un sofisticato gioco di rifrazioni e scomposizioni” (Sparagni).
Lo scoppio della prima guerra mondiale dissolse il Cavaliere Azzurro, che rimase un’esperienza fondamentale dell’estetica moderna, il primo tentativo coerente di dimostrare che ciò che “dà all’arte vitalità e potere di suggestione non è un principio di composizione o un ideale di perfezione, ma la diretta espressione del sentimento” (Read).

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Il sito della mostra

antonella bicci
visitata il 17 ottobre 2003


Il cavaliere Azzurro Kandinsky, Marc e i loro amici
Dal 18/10/2003 al 20/01/2004
Fondazione Antonio Mazzotta, Foro Buonaparte 50, Milano –
Informazioni: tel. 02. 878197; fax. 02.8693046 informazioni@mazzotta.it  
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5,50/4,50;
Orari: da martedì a domenica 10.00/19.30; martedì e giovedì 10.00/22.30; chiuso lunedì
Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta prezzo in mostra euro 28; prezzo in libreria 35
Catalogo per ragazzi – Il Cavaliere Azzurro – ovvero la storia di due amici e uno strano cavaliere in mostra euro 8, in libreria euro 14


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