02 maggio 2003

fino al 24.V.2003 Alexey Titarenko – Le stagioni di San Pietroburgo Firenze, SpazioFoto Credito Artigiano

 
Le Notti Bianche di Dostoevskij e le tutte le atmosfere morbose e magiche di San Pietroburgo. Lo scatto di Titarenko è come un ibrido. Che naviga in suggestioni lattee tra fotografia istantanea e cinematografia…

di

E con quanta leggerezza, con quanta naturalezza si crea questo mondo fantastico e fiabesco! Sembra addirittura che la sua visione sia palpabile!” (Fedor Dostoevskij, Le notti bianche)

Le atmosfere di un mondo diverso, familiare solo tramite Delitto e Castigo di Dostoevskij e le composizioni di Dimitri Shostakovich, rieccheggiano attraverso le fotografie di Alexey Titarenko, (nato a San Pietroburgo nel 1962, dove vive). Titarenko
Le impressioni fantastiche delle sue immagini sono basate su una larga gamma di toni grigi; derivano dalla luce lattiginosa prodotta in città dall’umidità del fiume Neva, un po’ come a Venezia, e dall’operazione del fotografo in fase di scatto: apre l’otturatore per un’ esposizione che può durare fino a due minuti mentre riprende le persone nelle strade. Allora il termine riprendere diviene veramente ambiguo: lo scatto di Titarenko è come un ibrido tra fotografia istantanea e cinematografìa, come nella fotografia del’800, oppure nel cinema muto degli anni ’20.
Per esempio, in Folla sul Viale Sredniy, vicino alla stazione della metropolitana Vassileostrovskaya, Isola Vassilievsky del 1992, una massa scura di persone nel suo flusso su una strada larga davanti ad alti palazzi bianchi, ricorda, tra l’altro, l’atmosfera del lungometraggio Metropolis di Fritz Lang (1926).
A Firenze sono esposte 35 fotografie di Titarenko, laAlexey Titarenko maggior parte nel formato 30x30cm, del periodo tra il 1992 e il 2000. Le stampe stupiscono per la loro particolare maestria: parzialmente sbiancate e parzialmente virate si presentano come opere uniche. In un’intervista su Réponses Photo, Titarenko parla delle sue difficoltà a procurarsi la pellicola, la carta e le sostanze chimiche in Russia e del lungo tempo che impiega per le sue complesse elaborazioni in camera oscura.
L’esposizione, a cura di Gabriel Bauret, è divisa in quattro sezioni con singoli titoli, accompagnate da brevi testi introduttivi. Le sensazioni create da Dostoevskij e Shostakovich rimbombano tra le immagini e
l’immaginazione dello spettatore.

articoli correlati
Fotodinamismo Futurista
link correlati
Alexey Titarenko: City of shadows
St. Petersburg Art – XX. Century: Alexey Titarenko

katharina hausel
mostra visitata il 17 aprile 2003


fino al 24 maggio 2003
Alexey Titarenko
aperto lun_sab: 10-12:30 e 15-19
chiuso: domenica e giorni festivi
ingresso gratuito
Il libro di Titarenko sarà in vendita nella mostra per 20
SpazioFoto Credito Artigiano
Via De’ Boni, 1 (angolo P.zza Santa Maria Maggiore)
50123 Firenze
tel.: 055-284691
http://www.creval.it
 

[exibart]

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui