07 ottobre 2003

fino al 20.X.2003 Roberto Barni – Figure di Passaggio Firenze, Galleria Alessandro Bagnai

 
Un mondo che racchiude simboli atavici e composizioni innovative. Un’umanità che richiama la stilizzazione etrusca. Ma passa anche attraverso …gli uomini tubolari di Legèr, dai manichini di De Chirico o infine dall’ “Uomo che corre” di Malèvic. Come ha scritto Bruno Corà…

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Con la galleria vuota l’opera di Roberto Barni si gusta appieno. Dopo il vernissage affollatissimo, negli ampi spazi rimangono solo colore e quell’atmosfera carica di rimandi e di dotte citazioni. Rivisitazioni che solo un grande artista riesce a gestire senza timori e con l’assoluta certezza che siano ormai un patrimonio genetico impossibile da relegare nel ricordo.
Nelle sculture e nelle tele troviamo elaborazione personale e capacità di esprimere in una sola armonica composizione icone ataviche e simboli contemporanei. Al centro delle due sale rispettivamente i grandi bronzi: Passione e Moto, avvolti dai colori decisi e dalle dimensioni avvolgenti dei dipinti. In Figure di passaggio, esposizione delle opere più recenti, si percepisce distintamente l’evoluzione artistica Roberto Barni - Figure di passaggio dell’ultimo periodo e ci si avvicina alla tematica del contrappunto come arte del comporre anche in sovrapposizione o meglio in opposizione, più soggetti e linee simultaneamente. Si assiste alla rinascita e al rinnovamento catartico di temi e segni che hanno scandito la storia e l’espressività degli antichi popoli mediterranei e che si rigenerano dal terreno fertile dell’arte.
Le figure di Barni ricordano l’arte etrusca nella estrema stilizzazione e nell’aspetto antropomorfo longilineo quasi Ombre della Sera, poetico appellativo dato al famoso bronzetto etrusco del III a.C.
Sembra che lo studio della toreutica sia familiare all’artista, i suoi cervidi appaiono balzati fuori da fibule e armille d’oro, decontestulizzati e perciò così moderni. Anche elementi fitomorfi appaiono sporadici ma estremamente efficaci negli oli su lino di Figure di passaggio fra gli alberi , Grande paesaggio con animali e alberi o Uomo e cervo in cornice di ferro. Ma la vera novità sono i fondi delle tele; al compatto monocromo da cui emergevano gli elementi figurativi, si sostituisce una trama rigata come in Figure suRoberto Barni - Figure di Passaggio fondo a strisce bianche e rosse o in Andante capovolto dove le linee gialle sono strutturate a pentagramma e le silhouette si oppongono nella composizione del dipinto. Sembrano cercare passaggi in cui l’incrociarsi le preservi asetticamente dal contatto. Vagano senza meta e senza scopo come inFigure nere su azzurro, a volte senza testa verso incontri improbabili con cervi in cui si trasformano, come in Diversità.
E narrano, come dice in alcuni passaggi del testo in catalogo Bruno Corà di una ..umanità … (che) appare piuttosto come un modello o un prototipo dell’uomo reale svuotato da passioni, privo di tensioni drammatiche, pervaso da un automatismo deambulatorio…funzionale solo all’emblema del “wanderer”.

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fino al 20.X.2003
Roberto Barni – Figure di passaggio
Galleria Alessandro Bagnai
Via Maggio 58/r, Firenze (Oltrarno, zona P. Pitti)
Apertura: dal martedì al sabato ore 10.00/13.00- 16.00/20.00
Ingresso libero
Tel. 055212131
Fax: 055210307
e-mail: galleriabagnai@tin.it 
www.galleriabagnai.it
Catalogo presente in galleria


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