02 luglio 2001

Fino al 16.IX.2001 Giovani artisti sulla Terraferma Mestre, Centro Culturale Candiani

 
Una mostra che inaugura un nuovo spazio espositivo a Mestre...

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Il progetto degli architetti Cappai e Mainardis è nato venticinque anni fa con l’ambizioso obiettivo di costruire un centro polifunzionale aperto ai linguaggi del futuro tra comunicazione, espressioni artistiche ed innovazione tecnologica. Adesso, ultimati i lavori, questo edificio ospiterà corsi di acculturazione informatica di vari livelli, laboratori rivolti a bambini e ragazzi per un approccio creativo e ludico alle nuove tecnologie, attività di ricerca nel mondo artistico contemporaneo attraverso seminari, eventi e anche contatti con altri centri nazionali ed internazionali che lavorano nello stesso settore.
Per presentare il Centro Candiani, in cui verrà trasferita la Biblioteca Civica e si costituirà il Museo della Città di Mestre, sono stati chiamati 15 giovani artisti a confrontarsi sul tema della Terraferma, termine che indica lo spazio “nuovo”, da sempre distinto dall’insularità e dalla storia di Venezia. Artway of thinking, Gabriele Basilico, Bianco Valente, Loris Cecchini, Marco Cingolani, il gruppo Interno Tre, Armin Linke, Marcello Maloberti, Luca Pancrazzi, Michelangelo Penso, Perino & Vele, Sara Rossi, Berhard Rüdiger, Luca Vitone, Italo Zuffi, propongono attraverso fotografie, video, performance, installazioni, dipinti le loro rappresentazioni della terra – ferma, come luogo che mostra i segni e le contraddizioni dello sviluppo sociale contemporaneo, che sta cercando una propria identità dentro e fuori i contesti urbani sempre in perenne trasformazione.
Buona parte degli artisti sono piuttosto noti e comunque già inseriti nel circuito dell’arte contemporanea. Tra i quindici emergono Sara Rossi, con il suggestivo e raffinato video “Maia”, Italo Zuffi, con le sue “Scomposizioni IV”, 2000, in cui propone edifici smontati, pezzi di architetture senza rappresentazione, e Luca Vitone attraverso le “tracce fotografiche” dei “Pittoreschi viaggi privati”, 1995/98, che idealmente si ricollegano all’installazione “Sonorizzare il luogo”, 2001, rappresentazione di voci e suoni legati alle diverse regioni italiane.
Si viaggia tra le vie di Mestre nel video interattivo di Michelangelo Penso “Eredità urbane”, 2001, mentre gli Interno Tre ci conducono e nei luoghi dimenticati e marginali delle periferie con le immagini dure ed icastiche del loro video “Dutch Tiles”, 2001. BIANCO VALENTEIntelligentemente ironici appaiono i due artisti napoletani Perino & Vele con la tenda in cartapesta “Don’t disturb”, come sorprendentemente straniante si rivela la rappresentazione in lightbox di Loris Cecchini “No casting”, in cui l’ingrandimento virtuale degli oggetti rispetto agli uomini trasmette una sensazione di disturbo psicologico a livello di rapporto percettivo con il mondo.
La mostra, organizzata dal Comune di Venezia e curata da Riccardo Caldura, appare ben ancorata al tema proposto. Ottima la grafica del catalogo edito da Charta; i contributi critici di Renato Bocchi, Marco Belpoliti, Elio Grazioli, Roberto Ferrucci, Franco La Cecia, Piero Zanini e dello stesso Caldura, introducono ad un ricco repertorio di immagini che illustrano le opere degli artisti invitati.



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Sulle iniziative del Comune di Venezia
Per avere notizie sugli artisti della mostra



Stefano Coletto



Terraferma
Centro Culturale Candiani, piazzale Candiani, 7, 30174 Mestre
Centro Culturale Candiani, info tel. ++39041958100
Informazioni per la stampa: Comune di Venezia, Beni e Attività Culturali, tel. 0412747607; 041 2747619; fax 0412747619; e-mail mkt.musei@comune.venezia.it Silvia Palombi, tel. 026599891; e-mail silviapalombi@tiscalinet.it
Alessandra Santerini, tel. 0229520545; e-mail santales@tin.it
Dal 9 giugno 2001 al 16 settembre 2001
Orario di apertura della mostra: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 21.00, chiuso il lunedì
Prezzo del biglietto: intero L. 8000; ridotto L. 5000
Catalogo a cura di Roberto Caldura
Edito da Charta:
Per arrivare: una volta giunti in stazione dei treni a Mestre, si può arrivare a piedi in Piazza Ferretto in 15 minuti e nei pressi dell’Ospedale si trova piazzale Candiani; altrimenti si possono prendere gli autobus n. 1 o 6 che fermano in via Poerio vicino a Piazza Ferretto.


[exibart]

3 Commenti

  1. La presentazione di Stefano Coletto è un’apoteosi di questioni davvero suggestive e interessanti.
    Ci capita molto spesso di notare in Exibart alcuni articoli così professionali da indurci all’indifferenza.
    Chi è uso a riconoscere la bellezza, ne cerca sempre la sua maggiore idea.
    Stefano ci è stato d’aiuto, questo era il suo compito nella composizione del pezzo.
    E vi è riuscito.
    Davvero complimenti.
    Ciao, Biz.

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