28 giugno 2002

Fino al 14.X.2002 Sonia Delaunay – L’Atelier Simultané Venezia, Galleria Bevilacqua La Masa

 
Arte o arte applicata? Più di cento disegni per stoffe e abiti simultanei dai diari a colori della Delaunay. Una produzione artistica di raffinata eleganza che dai salotti della Parigi bohemienne diventa impresa commerciale nell’ Atelier Simultané…

di

Sonia Delaunay fu un’artista ispirata e un’ottima moglie: per consentire all’economia di famiglia il tenore di vita adatto al marito pittore, dopo che la guerra e la rivoluzione russa li avevano privati delle rispettive rendite, indirizzò la sua fervida creatività all’arte del vestiario e dei tessuti, rinunciando alla sua vera vocazione pittorica. Instancabile imprenditrice di se Sonia Delaunay, tessuto simultaneo 1925stessa, oltre all’esperienza delle boutiques aperte in Spagna (dove i Delaunay si erano rifugiati durante la Grande Guerra), dal 1923 avviò una proficua collaborazione coi tessutai di Lione che venne in seguito ad affiancarsi all’attività dell’Atelier Simultanè, fondato a Parigi nel 1924 per produrre in proprio vestiti e accessori. In esposizione alla galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa, in collaborazione con il Centro Italiano per le Arti e la Cultura, un campionario della sua produzione dal 1923 al 1934: oltre 100 piccole gouaches provenienti dai diari a colori, chiamati i Libri neri per il colore della copertina, in cui Sonia segnava annotazioni e idee. Questi disegni raccontano dieci anni difficili della sua vita, ma dedicati ad un ininterrotto ed intenso esercizio inventivo in cui emergono, come lei stessa ha scritto, ‘rapporti di colore con forme geometriche pure, ritmate’, che divengono ‘gamme di colori, la base del concetto essenziale della nostra pittura (di Robert e mia)’.
L’artista, di origini russe, era giunta a Parigi per approfondire le sue conoscenze nel mondo dell’arte e, dopo un primo matrimonio col gallerista Uhde, aveva sposato Robert Delaunay. Dal quasi leggendario episodio che volle l’esordio della sua ispirazione al 1911, con l’esecuzione della coperta a patchwork per il figlio, alla produzione di gilet per il marito e abiti ‘simultanei’ per gli amici, da Apollinaire a Cocteau, che venivano indossati nelle serate danzanti in locali in cui si ballava il tango, i suoi legami con la moda diventano un campo privilegiato in cui far confluire l’estro creativo. Le attività in cui Sonia si impegna, dalla realizzazione di bozzetti e costumi per teatro e moda alle ricerche bidimensionali legate al ritmo dei numeri, anticipano i tempi e non sempre vengono comprese, rimangono più spesso legate all’avanguardia artistica dei colleghi bohemienne e Sonia Delaunay, Gouache su carta 1930le sue creazioni vengono indossate più volentieri dalle attrici che dalle signore-bene che le giudicano troppo eccentriche e le preferiscono Chanel. L’applicazione delle esperienze astratte e il continuo legame con l’intellighentia dell’arte e della letteratura del tempo la portano infatti alle sperimentazioni formali più audaci applicate anche a piccoli accessori come foulard, elementi di arredo, tappeti e il suo rifiuto al ‘ritorno all’ordine’ mantiene coerente la sua personalissima poetica di quello che oggi chiameremmo ‘total living’, per applicare al vissuto le regole di un coerente e tenace credo del vivere e sentire artistico.
In mostra, oltre alle opere, che da almeno 25 anni non venivano proposte in Italia, alcune foto suggestive in bianco e nero che ritraggono l’artista e, a corollario dell’esposizione, una saletta con l’allestimento a tema di alcune opere di tre artisti legati all’attività della Fondazione Bevilacqua La Masa, ovvero Alessandra D’Agnolo, Andrea Salvatori, Daniela Ghezzo.

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Stefania Portinari
mostra vista il 14.VI.02


Fino al 14.X.02
SONIA DELAUNAY – L’Atelier Simultané, 1923-1934
Venezia, Galleria Bevilacqua La Masa – Piazza San Marco, 71/c
Orario: 10-19 – chiuso il martedì – Biglietto € 6,00
Mostra a cura di Annette Malochet
Catalogo Mazzotta con testi di: Jean Leymarie, Annette Malochet, Achille Bonito Oliva
Per informazioni: Fondazione Bevilacqua La Masa – tel 041.5237819/5207797
Sito web: www.bevilacqualamasa.it, info@bevilacqualamasa.it Ufficio Stampa: Benedetta Frare


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7 Commenti

  1. si ma qualcunoi si rende conto di come viene gestita la fondazione? senza presidente! oramai per la blm tutto fa brodo.
    non si preoccupa delle risorse sul territorio, non si preoccupa del proprio statuto, si preoccupa solamente della gestione propria, del proprio potere.
    consiglio “il gioco del paradiso” di antonella fantoni per chi fosse interessato a comprendere il mondo dell’arte veneziano e la sua genesi nel ‘900.
    cordialmente

  2. Ma che ci azzeccano con la Delaunay Alessandra D’Agnolo,Daniela Ghezzo e, soprattutto (mi piange il cuore) il bravo Andrea Salvatori?

  3. diavolo!!! e le visite a pagamento a cura di cavaliere azzurro? cosa ri-centrano?
    e angela vettese, nomina politica alla presidenza, non servirà mica per promuovere il corso clasav, e quindi gli studenti, dello iuav?
    terraferma!
    e cortese? e costa?
    come giustamente analizza il prof. toni negri, sull’impero/potere/gestione/governo, non rimane altro che l’esodo. TERRAFERMA!

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