20 settembre 2004

fino al 9.I.2005 Valery Koshlyakov / Sissi Roma, MACRO

 
Un paesaggio-fantasma, di cartone e polistirolo. Una serie di bozzoli-nido, abbandonati ad occupare interamente una sala. Il russo Valery Koshlyakov e la nostrana Sissi aprono la nuova stagione del Macro…

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Complice l’evento della Notte Bianca, il MACRO inaugura la sua stagione presentando un tris di mostre, che descrivono la complessità del contemporaneo. Durante la conferenza stampa, il direttore Danilo Eccher dichiara che scopo del museo è quello di affiancare linguaggi diversi, compresenti nella dimensione molteplice e poliglotta della realtà. In perfetta triangolazione, gli artisti selezionati convergono nello spazio espositivo con l’originalità delle rispettive proposte. A Carla Accardi, romana d’adozione, è dedicata un’ampia personale, che ripercorre le fasi salienti di una ricerca che, dalle opere pittoriche degli esordi, è progressivamente sconfinata nell’ambiente. Ospiti delle Sale Panorama, vetrina riservata alle presenze più giovani, Valery Koshlyakov e Sissi, che incarnano l’identità plurima e sfaccettata dell’arte attuale.
Koshlyakov (Salsk, Russia, 1962) ha esposto nel padiglione russo all’ultima Biennale di Venezia un lavoro di grande effetto, ottenuto con gli stessi materiali poveri di cui è composto Nuvola: il progetto ambientale realizzato appositamente per il MACRO. sissi_ nidi_2004
Cartone riciclato, polistirolo per imballaggi, nastro adesivo formano uno scenario scarno, un presepe profano buio e disabitato. Sullo sfondo, sagome di cartone, dipinte di bianco e sovrapposte, si aprono a ventaglio, come in una tela raggista. La sensazione è che un cumulo nuvoloso gravi sul paesaggio-fantasma, accentuandone la precarietà. La Nuvola funge, piuttosto, da schermo per la proiezione di un film documentario, che l’artista ha realizzato con le sue opere precedenti. Tutte oscillano tra l’inconsistenza e la monumentalità, evidente nel gigantismo delle proporzioni, a cui si contrappone l’esilità del supporto. Fondamentale è il riferimento all’architettura che, tra le arti visive, si raccorda maggiormente con la vita, definendone l’habitat. Le citazioni storiche, frequenti nell’iconografia di Koshlyakov, non esprimono un gusto retrò, ma intendono riabilitare il patrimonio artistico del passato, fonte inesauribile di stimoli creativi. Osando, si potrebbe definire questa tendenza “neoclassica”, in bilico tra l’esaltazione dei monumenti antichi e il rammarico per la miseria presente.valery koshlyakov_notre dame_2003
La ricerca di un guscio protettivo, che s’identifichi con la magnificenza confortante del monumento, o con la semplicità della natura, ricorre nell’opera di Sissi, bolognese, classe 1977. Nidi, installazione composta da venticinque strutture di rattan indonesiano intrecciate a mano, invade letteralmente lo spazio espositivo. Come di consueto, l’arte femminile della tessitura è evocata nel lavoro della giovane artista, simulando la costruzione lenta e paziente della propria identità: bozzolo da cui fuoriuscire per schiudersi al mondo. L’idea della membrana, dell’involucro avvolgente da frantumare era sottesa ad un intervento performativo, 7,8,9-T, presentato nel 2003 al MACRO. In quell’occasione, Sissi, imprigionata in una teca di gommapiuma rosa, lottava con questa trappola infernale, mordendola e graffiandola, nel tentativo di liberarsi. Nidi sembra segnare una svolta nell’iter personale e creativo dell’artista: gli oggetti, deposti come una reliquia, testimoniano del recente abbandono, imperlati di schegge iridescenti, in ricordo dell’incanto perduto.

maria egizia fiaschetti
mostra visitata il 16 settembre 2004


Valery Koshlyakov – Sissi, a cura di Cecilia Casorati e Pier Luigi Tazzi
MACRO, via Reggio Emilia, 54
Martedì-domenica: 9:00 – 19:00; festività 9:00 – 14:00. Chiuso lunedì
Percorsi guidati gratuiti. Per prenotazioni +39 06 6710 70423/25
Tel +39 066710 70400
www.macro.roma.museum  – macro@comune.roma.it


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