19 ottobre 2000

dal 12.X.2000 al 25.II.2001 Cleopatra regina d’Egitto Roma, Palazzo Ruspoli

 
Le monete egiziane del I sec. a.C. la ritraggono di profilo, l’acconciatura “a melone”, i grandi occhi ed il naso aquilino. Ma cosa si sa davvero di Cleopatra?...

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Fu donna bellissima o soltanto affascinante? Regina corrotta o abile sovrana? La mostra di Palazzo Ruspoli risponde a queste e ad altre domande attraverso 350 reperti archeologici, provenienti dai maggiori musei del mondo (tra i quali il British, l’Hermitage ed il Museo Egizio del Cairo). Scopo della mostra è quello di ricostruire il personaggio di Cleopatra su basi scientifiche e rigorose, libere dalle distorsioni operate dal mito. Grande influenza ha esercitato infatti sull’immaginario collettivo la propaganda negativa del più acerrimo nemico della regina, Ottaviano Augusto, che dopo la morte di lei s’impegnò in tutti i modi a screditarla. La Cleopatra delle fonti egiziane è invece donna di cultura raffinata, sovrana abile e severa, famosa nel suo paese soprattutto per la sua vita piuttosto che per la sua morte romantica e sensuale. La ricostruzione inizia da Alessandria, patria di Cleopatra e capitale dell’ellenismo, crogiolo di culture diverse, la greca e l’orientale, la cui sintesi ultima si concretizza nei recenti reperti della prima sezione.

Ad Alessandria governò la dinastia dei Tolomei, dal grande capostipite Tolomeo I Soter alla Cleopatra più famosa, la VII, ultima regina d’Egitto prima della conquista romana. I loro volti e le loro espressioni fanno parte della più completa raccolta di ritratti dei Tolomei mai esposta in una mostra, che a Palazzo Ruspoli ci permette non solo d’indagare sulla personalità di ognuno di loro, ma anche di avere una panoramica completa sulla ritrattistica ellenistica e propriamente egiziana. Le sezioni successive sono incentrate sull’immagine di Cleopatra, attraverso i più recenti ritratti della regina, sia in veste faraonica, col rigido atteggiamento delle tradizionali statue egizie, sia in veste greca, con la sensualità ed il realismo che caratterizzano la scultura ellenistica. Ne emerge una figura dal magico fascino, lo stesso che stregò due grandi romani del I sec. a.C., Cesare ed Antonio. Al loro incontro con la regina d’Egitto sono dedicate le sezioni seguenti, basate su inediti ritratti: da un lato le rare raffigurazioni del bel Marcantonio, dall’altro quelle dei figli che Cleopatra ebbe da lui e da Cesare, al fine di generare per il suo paese sovrani ben voluti a Roma. Ma la storia le fu avversa, mettendo sulla sua strada Ottaviano.

Allo storico conflitto tra loro, alla mitica battaglia di Azio ed alla morte della regina sono dedicate le due successive sezioni della mostra. Nei suggestivi spazi delle Scuderie di Palazzo Ruspoli è ambientata infine la sezione dedicata alle influenze egizie su Roma, testimoniate da mosaici, pitture e rilievi eseguiti nell’Urbe su modelli egiziani, per la decorazione di templi, tombe e luoghi civili. La mostra, allestita da Ezio Frigerio e da Roberto Lucifero, è stata realizzata dalla Fondazione Memmo e dal British Museum di Londra, dove approderà dopo l’appuntamento romano.

archivi fotografici
Cleopatra

germana mudanò


“Cleopatra regina d’Egitto”, 12 ottobre 2000 – 25 febbraio 2001, Palazzo Ruspoli, via del Corso 418; tutti i giorni 9.30-19.30, sabato 9.30-20.30; biglietto intero L.15.000, ridotto 11.000, ridotto di legge 9.000. Info. e prenot. 06.6874704, http://www.palazzoruspoli.it ; catalogo Electa Lit. 75.000





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4 Commenti

  1. Grazie alla Fond. Memmo che porta in città sempre mostre internazionali. Lo dimostra il fatto che questa poi andrà a Londra (e non viceversa…)!

  2. la mostra di Cleopatra e realizzata abbastanza bene ed è notevolmente interessante, poichè ci avvicina ad un mondo così estraneo a noi come l’antico Egitto, ma credo che avrebbero potuto dare più spazio a dei reperti che fornissero maggiori informazioni sulla vita di Cleopatra.

  3. Il mio personaggio storico preferito è Cleopatra ho apprezzato molto la mostra di Palazzo Ruspoli,anche perchè ritengo che abbia dato rilievo aun grande personaggio sempre ignorato e conosciuto storicamente solo attraverso le bugie tramandate da Ottaviano.

  4. Cara Mariagrazia di Milano,
    noto con piacere il tuo slancio ed entusiasmo per l’Egitto e Cleopatra.
    Ma povero Ottaviano!
    Non penserai che la Regina fosse un’emula di Penelope, vero?
    Ciao, Biz.

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