18 luglio 2002

fino al 25.VIII.2002 Verso il futuro – Identità dell’arte italiana 1990 – 2002 Roma, Museo del Corso

 
Dalla ‘a’ di Airò alla ‘v’ di Vezzoli, passando per Beecroft, Galegati, Pintaldi, Salvino... (e molti altri, c’è anche il fenomeno – Sissi) una collettiva affollata? Non proprio: perché l’idea è quella di tracciare un percorso. Attraverso gli ultimi dieci anni di giovane arte italiana...

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Sarà che il passato recentissimo pare ancora in divenire e ciò lo rende un territorio insidioso; sarà che il resoconto è una delle operazioni più difficili per antonomasia; sarà che le strade più battute – e l’arte contemporanea è una strada assai trafficata – sono quelle che riservano sorprese inaspettate… Lascia perplessi una mostra – excursus come verso il futuro(a cura di Ludovico Pratesi e Costantino d’Orazio): è nata come vedovamazzeitracciato a ritroso nell’ultimo decennio di arte italiana, ha un intento quasi generazionale (anche se per differenze non solo anagrafiche non si può parlare proprio di una generazione), riesce ad unire un certo numero di artisti, opere e critici di tutto rispetto, eppure non convince completamente perché se è vero che c’è un po’ di tutto è proprio questo criterio di varietas che fa saltare all’occhio – in modo evidente – alcune mancanze (ci insospettisce una certa damnatio memoriae della cosiddetta arte digitale, desaparecida anche la scultura e qualcuno dei suoi interpreti originali…) e l’assenza di uno sguardo d’insieme che dipani un percorso attraverso una serie lavori altrimenti un po’ troppo episodica.
L’incipit lo danno gli stessi protagonisti di quel decennio: a venti curatori attivi negli anni Novanta (e tutt’ora) è stato chiesto di segnalare gli artisti francesco vezzolisignificativi, quelli che sono riusciti ad imporsi all’attenzione della critica, non solo sulla scena nazionale; il risultato sono ventotto identità italiane (e nel saggio pubblicato in catalogo Laura Cherubini tratteggia questa generazione fluida segnalando caratteristiche e temi comuni) in un allestimento che accosta installazione, fotografia, pittura.
Troviamo il mappamondo Papeete di Mario Airò (segnalato da Bartolomeo Pietromarchi e Giorgio Verzotti), sospeso in una rete di riferimenti disparati e affascinanti, gli animali rossi di Stefano Arienti (invitato da Angela Vettese) che sembrano ricalcati con perizia ripetitiva su carta da lucido; immancabili le modelle – standard delle performance di Vanessa Beecroft (l’hanno scelta Giacinto di Pietrantonio e Francesca Pasini): in mostra una C – print di VB 48; Roberto Cuoghi propone un divertente untitled: potere illusorio del trucco, nella foto il critico Giacinto di Pietrantonio (che lo ha invitato) ha il volto tumefatto e un occhio nero, come fosse reduce da un pestaggio.
Installazione sonora per Liliana Moro (segnalata da Cecilia Casorati) e per il duo Vedovamazzei (indicati da Cristiana Perrella), mentre sul fronte resistentedella pittura si va botto&brunodal paesaggio urbano di Luca Pancrazzi e Luca Pignatelli (invitati rispettivamente da Maria Luisa Frisa e da Marco Di Capua), al Moloch, labirinto di impalcature e tubi innocenti dipinto con un nitore che vira nell’irrealtà da Andrea Chiesi (segnalato da Dede Auregli), ai personaggi ritratti con brutale perizia da Federico Guida (invitato da Marco di Capua), ai pixel inconfondibili di Cristiano Pintaldi (scelto da Ludovico Pratesi), ai contenuti politici tradotti a olio su tela di Andrea Salvino (segnalato da Bartolomeo Pietromarchi). Una foto di Veruschka was here, performance alla scorsa Biennale è l’opera di Francesco Vezzoli (invitato da Marcella Beccaria e Cristiana Perrella):nell’immagine l’ex modella – mito ricama su tela a mezzo punto il suo volto com’era un bel po’ di anni fa; il viso di Veruschka giovane, stampa laser su tela, è esposto accanto. Lo solca qualche lacrima di filo d’argento, che nel gioco della sofisticazione è diventata un decoro.

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maria cristina bastante


verso il futuro. Identità dell’arte italiana 1990 – 2002. A cura di Ludovico Pratesi e Costantino D’Orazio
artisti invitati: mario airò, stefano arienti, massimo bartolini, vanessa beecroft, simone berti, botto&bruno, andera chiesi, roberto cuoghi, cuogh corsello, lara favaretto, stefania galegati, francesco gennari, fedrico guida, marcello maloberti, domenico mangano, eva marisaldi, liliana moro, roberta orio, luca pancrazzi, gabriele picco, luca pignatelli, cristinao pintaldi, paola pivi, andrea salvino, sissi, alessandra tesi, vedovamazzei, francesco vezzoli.
Critici invitati: bartolomeo pietromarchi, giorgio verzotti, angela vettese, cecilia casorati, laura cherubini, giacinto di pietrantonio, francesca pasini, luca cerizza, teresa macrì, dede auregli, alessandro rabottini, fabio cavallucci, marco di capua, roberto daolio, stefano chiodi, maria luisa frisa, gianni romano, marcella beccaria, cristiana perrella.
Museo del corso, caveau, via del corso 320, 066786209, www.museodelcorso.it, mar_dom 10-20, ch lun, ingresso intero 5 euro, ridotto 4 euro, catalogo Charta 32 euro


[exibart]

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