11 dicembre 2002

fino al 20.XII.2002 Chiara Dynys – Dietro di sè Roma, De Crescenzo & Viesti

 
Meditative e intime, le opere di Chiara Dynys in mostra richimano una interazione primordiale con lo spettatore. Sono costruzioni monocrome e minimali, e chiedono continuamente id essere riempite. Riflettento sull'idea di vuoto...

di

La personale di Chiara Dynys ritaglia un angolo dedicato alla contemplazione ed alla coscienza. Come una minuziosa scatola cinese gli elementi della mostra si sommano e si contengono con perfetto equilibrio. Dietro di sé è un’armonia di incastri e sovrapposizioni, fatta di spazi fisici e misurabili in cui s’innestano altrettanti spazi mentali, quelli che l’artista appende alle pareti. chiara dynys
Le opere – due lightbox e sette dipinti – sono costruzioni minimali di ambienti che rappresentano stanze quadrate attraverso l’uso di poche linee. La raffigurazione è sintetica ma non rigorosamente geometrica. La graffiatura delicata scivola con sottile incertezza sul fondo monocromo dai colori forti ma non eccessivamente invadenti. Lo spazio della mostra è sia fisico che mentale. E’ fisico perché il cubo che la contiene concretizza gli ambienti raffigurati ed idealmente praticabili, ed in secondo luogo è mentale perché non solo si appella alla coscienza, ma anche alla fantasia. Il vuoto non è una condizione angosciante ed insormontabile. C’è nell’assenza di cose e di oggetti un invito ludico a superare i limiti della visione per riempire i boxes secondo la fantasiosa discrezione dello spettatore. Chiara Dynys fa infatti nascere luoghi in cui tutto è potenzialmente possibile. Il vuoto di conseguenza è lo spazio che contiene pensieri o pulsioni ma che non necessariamente ha bisogno di essere riempitochiara dynys per ottenere una sua compiutezza, in primo luogo formale. L’opera si costruisce dunque secondo i due opposti principi della somma e della sottrazione.
Chi guarda si ritrova di fronte alla scelta di contemplare o riempire – in una accezione del tutto personale – la scatola che ha di fronte e nella quale si trova fisicamente. Lo spazio dietro di noi non è dunque soltanto uno spazio oggettivo, ma anche quello di un vissuto personale che l’artista non associa al passato. Piuttosto esso prende la forma di un contenitore di tracce e luoghi di passaggio non raggelati nella fissità della memoria, ma ancora pulsanti di vita.

articoli correlati
Chiara Dynys – delitto perfetto
Anita Jensen e Markku Salo, in mostra da De Crescenzo & Viesti

matilde martinetti
mostra vista il 26.XI.2002


Chiara Dynys – dietro di sè
De Crescenzo & Viesti, Via del Corso 42, (centro storico) 06.36002414/5, lun_ven 11-13/16-19.30 sab 11-13, www.decrescenzoeviesti.com, info@decrescenzoeviesti.com


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui