15 ottobre 2004

fino al 9.XII.2004 Going Public Modena, sedi varie

 
Quando l’arte contemporanea incontra il sociale. E sceglie di dislocarsi. Allora una città intera diventa galleria, spazio per installazioni e proiezioni. Da cercare ovunque. Dallo zainetto di salvataggio, alle ricamatrici in stazione, al gioco di società. Ma sui generis. Succede a Modena e dura due mesi, è Going Public 2004…

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Con un opening day accattivante, senza tempi morti e con proposte spesso brillanti, inaugura la II edizione di Going Public, “piattaforma mobile e aperta”, ideata e prodotta dal laboratorio culturale aMAZE e Provincia di Modena. L’intento è quello di monitorare i territori liminali, di passaggio, zone di frontiera suscettibili di costanti cambiamenti politici e culturali, affidandosi ad un mapping postmoderno, basato cioè sulla “fine dell’idea che in fondo il mondo si componga di oggetti e non di relazioni, di processi, di dinamiche” [Farinelli, in Going Public ’04, p. 45]. Un approccio politico-geografico-sociale dunque, programmaticamente interessato agli uomini, alle loro interazioni e ai diversi modi di reagire e confrontarsi con un mondo in evoluzione, tra muri che cadono e altri che ne vengono alzati, tra immigrazione clandestina e sindrome jet-lag.
Intervengono con una serie di conferenze supportate da video e slides Thomas Hirschhorn (Berna, 1957), Socrates Stratis e Raul Cardenas Osuna (Mazatlan, 1969), rappresentante dei Torolab, gruppo poliedrico che agisce a Tijuana, in Messico, vecchio avamposto dell’immigrazione illegale per gli USA. Piuttosto di ragionare utopicamente, Torolab si attiva pragmaticamente, con S.O.S., zainetto che si trasforma in un rifugio per senzatetto, salvifico in una baraccopoli come Tijuana.
Collettivo_Zapruder_-_Scena
L’esplorazione di Modena prende il via dalla Stazione Piccola, con le mappe e le foto di Ahlam Ghibli (Galilea, 1970) e Hariklia Hari (Atene, 1970), pervasa dai rumori (ma sono perlopiù silenzi, segnali di vuoto), emessi dai due megafoni dell’installazione di Zaphos Xagoraris (Atene, 1963), registrati nei villaggi abbandonati di Cipro e accompagnati dal testo della Risoluzione 370 del 1975 che sancisce la divisione turco-greca della città di Nicosia. Nella Sala Truffaut invece, si cammina sulle acque dello stretto di Gibilterra, grazie alla mappa calpestabile (come i “pavimenti” di Andre) di f/p+f/z, ripetendo il quotidiano flusso di persone lungo i 14 km dello stretto.
Ancora qui il 27 ottobre verrà proiettato On the other side di Chantal Akerman (Bruxelles, 1950) in anteprima nazionale. Il gruppo A12 (Italia), ragiona e ironizza sulla “biennalizzazione”, ossia sul prosperare dei festival culturali e sugli effetti che imprimono al territorio, proponendo con slogan iperbolici il loro dirigibile comeTorolab_-_SOS contenitore di eventi. In un non-luogo di transito come la Stazione Centrale, irrompe un angolo domestico ad opera di AES Group (Russia): quattro signorotte, ucraine e modenesi, beatamente appollaiate sulle loro sedie ricamano degli arazzi raffiguranti contaminazioni tra Oriente e Occidente, come la celebre -perché passata nelle e–mail di mezzo mondo- Statua della Libertà col burqa. Una citazione –questa delle performer ricamatrici- forse, delle tessitrici afgane dei tappeti geografici di Boetti. Il tour prosegue alla Galleria D406 con i video e disegni di Ofri Cnaani (Israele, 1975) e Sigalit Landau (Gerusalemme, 1969), testimoni del conflitto tra israeliani e palestinesi. Infine tutto si stempera in un bel gioco di società, Scenario, di Collettivo Zapruder (Italia) dove il pubblico è invitato a riscrivere i caratteri del mondo applicando dei fattori di mutamento politico-economici ad un grande carta geografica. In una sorta di buon auspicio per il futuro.

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www.torolab.co.nr
www.city-territory.gr
www.d406.com
www.multiplicity.it
www.aes-group.org

thelma gramolelli
mostra visitata il 9 ottobre 2004


Going Public ’04 – Mappe, confini e nuove geografie
fino al 9.XII.2004
Modena, Stazione Piccola, Piazza Medaglie d’Oro; Sala Truffaut, via degli Adelardi 4; Raccolte Fotografiche Modenesi Panini, via Giardini 160; Stazione Centrale, Piazza Dante; Galleria D406, via Cardinal Morone 31/33; Chiesa della Pomposa, Piazza Pomposa
orario di visita: Sala Truffaut: fino al 29 ottobre nei gg e orari di apertura; RFM: lun 15-17, mar-ven 9.30-12 / 15-17, sab, dom e festivi 10-13 / 15-19; D406: mar 16.30-20, mer/ven 16.30-20 / 21-23, gio 10-13, sab/dom 10-13 / 16.30-20
ingresso: libero
a cura di Claudia Zanfi
catalogo Going Public ’04 – Silvana Editoriale, a cura di Claudia Zanfi
per informazioni: Assessorato alla Cultura della Provincia di Modena, tel. 059.209556; aMAZE lab, www.amaze.it ; info@amaze.it  


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