29 ottobre 2001

Fino al 17.XI.2001 Massimo Barzagli – House Garden Bologna, Galleria Spazia

 
Le ultime grandi tele di Massimo Barzagli, artista quarantenne di Marradi saranno esposte alla Spazia fino a metà novembre, in occasione dell’apertura della nuova stagione espositiva della galleria...

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Alla Galleria Spazia di Bologna è stata inaugurata il 6 ottobre la mostra di Massimo Barzagli dal titolo “House Garden”, che prevede 15 tele di grande formato realizzate ad olio o ad acrilico. Una scelta coraggiosa, quella di esprimersi attraverso la pittura, ma che dimostra la coerenza dell’artista riguardo alle proprie scelte stilistiche e la fiducia in un mezzo espressivo oggi poco utilizzato ed emarginato dalle grandi mostre internazionali. Massimo Barzagli, Pas Blanc 2001 olio su acrilici su tela di lino cm. 200x155 Infatti Barzagli rinuncia all’arte tecnologica – video, installazioni “hi-tech” e immagini manipolate al computer. Porta avanti, invece, con maestria e consapevolezza una ricerca dove la pittura diventa uno strumento per registrare sul supporto l’intensità di un’azione che si svolge in un inquietante e sinistro ambiente naturale sempre più manipolato dall’uomo. Fiori e piante, pesci e uccelli, non sono dipinti direttamente sulla tela ma la loro impronta è stata ottenuta utilizzando il soggetto imbrattato di colore come matrice che manipolata in un secondo momento suggerisce qualcosa di molto lontano dall’originale.Massimo Barzagli, Broccata nella stanza_ 2001_ acrilici su acrilici aerografati su tela di lino cm. 178x200 Barzagli è difensore di una pittura che scopre nuovi orizzonti senza mai rinnegare la propria identità. L’artista dipinge su sfondi fotografici già “prefabbricati” su cui avviene più che mai la collisione con la pittura. Una natura “artefatta” che non cerca più la profondità del reale ma l’espansione appiattita dei valori di superficie del quadro dove gli elementi naturali diventano un frammento di una visione più ampia.
I tre spazi della galleria sono utilizzati per dare vita a tre diverse situazioni. Nella prima viene ricreata l’atmosfera intima di un interno inglese, con tanto di poltrone e lampade e dove compare una figura femminile, elemento che caratterizza le ricerche degli ultimi anni ( “Broccata nella stanza” – acrilico su acrilico su tela – 178 x 200). Nella seconda stanza lo spettatore è avvolto dai vivaci colori di un giardino fiorito, dove sagome di fiori si muovono tra immagini fotografiche di giardini tratte da riviste di botanica. Il ready – made fotografico dialoga con l’elemento caldo della pittura, in una sorta di felice connubio tra Claude Monet e Andy Warhol, come ha sottolineato Ludovico Pratesi.
Massimo Barzagli, Finestre italiane 2001 acrilici su acrilici aerografati su tela di lino cm. 25x35 Nell’ultima sezione, di nuovo la figura femminile è la protagonista, ma questa volta sembra danzare tra le onde del mare, contornata da pesci e coralli, e realizzata con la stessa tecnica del “ frottage” che ridefinisce l’impronta iniziale dell’immagine, dove realismo e artificio sono in equilibrio perfetto ( “Balla a galla” – acrilico su acrilico su tela – 155 x 200)
Il catalogo presente in galleria contiene testi di Dede Auregli, Alberto Boatto, Maurizio Calvesi, Achille Bonito Oliva, Demetrio Paparoni, Hans Albert Peters e Ludovico Pratesi.

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www.galleriaspazia.com
http://www.omero.it/cutart/barzagli.htm

Cinzia Simoni



“Massimo Barzagli “House Garden””
Dal 6 Ottobre al 17 Novembre
Bologna, Galleria Spazia, via dell’Inferno 5.
Ingresso: libero.
Orari: 10-12.30; 15.30-19.30 . Chiuso Domenica, Lunedì, festivi.
Tel: 051 220184 Fax: 051 222333 E–mail: info@galleriaspazia.com


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1 commento

  1. Non condivido molto l’affermazione che l’artista non cerchi la “profondità”. Ho visto la mostra e mi pare di poter dire che questa tecnica suggestiva (che produce un’arte anacronistica, senza intendere negativamente questo termine ma riferendolo alla corrente post-moderna di cui fa parte anche Galliani) riesca invece proprio a rendere, attraverso la sovrapposizione, una certa profondità, quasi un palcoscenico in cui le immagini fotografiche costituiscono le quinte, il contesto, lo sfondo, mentre la pittura è l’attore, l’interprete. A ciò aggiungo che ho ammirato di più la sintesi dei lavori con i pesci argentei piuttosto che quelli un po’ leziosi dei fiori (più recenti mi è stato detto) e che di queste ultime opere mi sembra inutile e ridondante il tentativo di aumentare il senso di profondità della pittura usando gli spessi strati di colore, alla ricerca di una matericità esagerata: in fondo proprio la tecnica inventata dal Nostro ha il pregio di rendere solida la pittura e non ha bisogno di eccessi di spremitura di tubetti.
    Però costicchia Barzagli eh? Vuol dire che è apprezzato ed ha un suo mercato abbastanza consolidato: credo se lo meriti.

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