13 novembre 2001

Fino al 27.I.2002 Incontro con la pittura. Presenze nell’Arte dal XV al XVIII secolo Bologna, Galleria Fondantico

 
E’ giunta alla IX edizione la tradizionale rassegna annuale della galleria antiquaria Fondantico dedicata quest’anno ad importanti artisti dal XVI al XVIII secolo. A latere della mostra un inedito riconoscimento al pittore bolognese secentesco Giovanni Maria Tamburini...

di

Nello spazio di Tiziana Sassòli protagonista è la scuola emiliana ma, in questa occasione, si sono indagate anche le relazioni con le culture lombarda, romana e toscana, nell’ambito di una ricerca volta alla riscoperta di figure inedite o poco note della pittura dal Rinascimento al ‘700 e all’approfondimento di quelle storicamente celebrate.
In mostra opere di Francesco Albani (Bologna 1578-1660), un bel Cristo portacroce di Bianchi Ferrari (Modena 1460 ca.-1510) e le note nature morte con fiori di Margherita Caffi (Milano? 1647-1710 ca.). Ad uno dei momenti più felici di Giacomo Cavedoni (Sassuolo 1577-Bologna 1660) è da attribuirsi la bellissima ”Incoronazione della Vergine”, già pala della chiesa dei Servi a Capri, ed è splendida la “Testa di guerriero” di Donato Creti (Cremona 1671-Bologna 1749): il disegno a matita nera su carta avorio era già noto al Roli che lo leggeva come lo studio preparatorio di uno dei guerrieri raffigurati alle spalle di Alessandro, nel soffitto con Alessandro Magno che taglia il nodo di Gordio a Palazzo Pepoli a Bologna.
Sono esposte le opere di Pier Francesco Cittadini (Milano 1613/1616-Bologna 1681), Consetti (Modena 1686-1766) e Gaetano Gandolfi (S. Matteo della Decima 1734-Bologna 1802); del Maestro dei 12 Apostoli (attivo a Ferrara nel XVI sec.) e Francesco Mancini (Sant’Angelo in Vado 1679-Roma 1758), con una tela con la “Nascita della Vergine” dalla inedita iconografia in cui risaltano forme e cromatismi delle due bellissime ancelle.Creti Donato Testa di guerriero 1710 ca.
Ci sono anche i suggestivi paesaggi di Giuseppe Zola (Brescia 1672-Ferrara 1743) e le cose de “Il Sansone” (Bologna 1699-1771), di Bartolomeo Passerotti (Bologna 1529-1592) e del figlio Tiburzio (1553-1612), di Filippo Pedrini (Bologna 1763-1856), di Riverditi (Allessandria 1770 ca.-Bologna 1763 o 1774) e dello Pseudo-Resani (attivo a Bologna nel XVIII sec.). Di Niccolò Pisano (Pisa 1470-1537 ca.) è una “Sacra Famiglia con Sant’Elisabetta e San Giovannino”, mentre a Giovanni Maria Tamburini (Bologna 1575-1660 ca.) è stata dedicato uno studio particolare e la prima esposizione completa delle opere note.
Pittore di genere del ‘600 bolognese, il Tamburini rappresentò la vita sociale di Bologna attraverso i mercati ed i mestieri dell’epoca. Le affollate scene dell’artista sono un documento insostituibile per lo studio della quotidianità, dei mestieri, degli usi e costumi del suo tempo. Non una mano grandissima e però ironica ed analitica, attenta al particolare e persino sfacciata nella descrizione di gesti, atteggiamenti e consuetudini dei personaggi raffigurati. Per la prima volta raccolte insieme, le opere di Tamburini sono in mostra al Museo della Sanità e dell’Assistenza, presso l’Oratorio di S. Maria della Vita. L’esposizione è resa possibile dalla collaborazione tra la Galleria Fondantico e l’Azienda U.S.L. di Bologna, proprietaria del complesso chiesa, oratorio e museo di S. Maria della Vita, che conserva opere altissime tra cui spicca il “Compianto” di Niccolò dell’Arca.Mancini Francesco La nascita della Vergine sec. XVIII
L’indagine di Tamburini è stata condotta e presentata, in occasione del vernissage della presente mostra, dal prof. Davide Benati che con la nota competenza e lucidità ha tracciato le linee guida della pittura di genere bolognese dedicata ad arti e mestieri, inaugurata dalla celeberrima “Macelleria” di Annibale Carracci e che trova proprio in Tamburini l’”anello mancante”, la continuità di una tradizione ricercata per anni.
A corredo dei due eventi sta il consueto ed ottimo catalogo a schede con contributi di Benati, Nora Clerici Bagozzi, Milena Naldi, Eugenio Riccomini ed Elisabetta Sambo.

Articoli correlati:
Figure come il naturale.Il ritratto a Bologna dai Carracci al Crespi
Tempio dell’arte
Guercino e la pittura emiliana del ‘600
Link correlati
www.artcyclopedia.com/artists/creti_donato.html
www.pinacotecabologna.it

Alfredo Sigolo



“Incontro con la pittura.Presenze nell’Arte dal XV al XVIII secolo”
Dal 27 Ottobre 2001 al 27 Gennaio 2002.
Bologna, Galleria Fondantico, Galleria Cavour 2/a
Ingresso: gratuito.
Orari: dalle 10 alle 12.3; dalle 16 alle 19.30.Il Giovedi dalle 10 alle 12.30 Chiuso Domenica e festivi.
Tel: 051 265980


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui