24 aprile 2003

fino al 30.IV.2003 Stare in casa è qualcosa di spettacolare Bologna, Sesto senso

 
Cosa accade se tre artiste si rinchiudono entro quattro mura domestiche? Visioni quotidiane e consuete si trasfigurano in qualcosa di magnifico, che cattura lo sguardo, imprigiona i sensi. Casa, dolce casa! Forse si, forse no...

di

“La casa è il vostro stesso corpo che vi contiene. Essa cresce nel sole e dorme nelle quiete della notte, e non è mai senza sogni. Non sogna forse la vostra casa?” (“Il Profeta”, K.Gibran).
Si, la casa, come l’uomo, sogna. Non serve andare lontano. Forse, proprio tra le pieghe della normalità, un occhio ricco di stupore, può cogliere qualcosa di magnifico, che cattura i sensi ed imprigiona lo sguardo.
Per Simona Basilavecchia, Lia Pari e Loretta Zaganelli l’ambiente domestico si rivela fonte di continui stimoli; è spazio da vivere e campo da indagare, è crocevia di tensioni psichiche ed emotive. Ed è la fotografia il mezzo scelto da queste artiste per sondare lo spazio domestico ricercandovi i sovraccarichi emotivi e visivi che connaturano quest’ambiente.Loretta Zaganelli Zucchero dalla serie Disastri 2002
Se la casa metaforizza il corpo, riflettere entro le mura domestiche significa intraprendere una riflessione sull’identità, sul delicato rapporto che si instaura tra interno ed esterno, sulla ricettività come punto d’incontro tra il sé e il mondo.
Gli scatti di Loretta Zaganelli (Ravenna, 1968; vincitrice dell’ultima edizione del premio RAM per la sezione fotografia) registrano, quasi con piglio documentativo, la stasi successiva al traumatico sconvolgimento di una dimensione microscopica.
La serie Disastri è un reportage di un evento catastrofico di cui sono vittime varie suppellettili domestiche. Sul pavimento, giacciono inermi, tazzine, bicchieri, piatti, cucchiaini, intervallati da “spargimenti di zucchero”. Esplorando i luoghi di questo disastro, l’artista riesce a ricreare, nelle particolari inquadrature date alle immagini, equilibri compositivi di classica memoria. Con inedita forza, su di un evento apparentemente banale, sono proiettate dinamiche complesse: la labilità del mondo e,Lia Pari dittico piatto nero 2002 1224x634 di contro, la forza e l’inesorabilità della distruzione convivono in una dilatata dimensione di stasi.
Lo sguardo di Lia Pari scivola tra gli oggetti rivestendoli come di una patina emozionale che trasuda tensione. Utensili con cui abbiamo una frequentazione ed una pratica quotidiana sono colti secondo prospettive inedite per la visione: le superfici riescono a sedurre ed affascinare l’occhio, pur nella loro semplicità.
Questa giovane artista (nata a Cesena nel 1978 e vincitrice del premio RAM per la sezione installazioni/performance) conduce un’analisi di sé attraverso i propri oggetti: caricando all’eccesso una dimensione consueta vi proietta inquietudini, vibrazioni ed energie come riflessi di un’identità complessa.
Nei lavori di Simona Basilavecchia (Pescara, 1976) situazioni e momenti intimi sono indagati secondo un sentimento di forte appartenenza. Gli ambienti domestici non si configurano solo come contenitori della vita psico-fisica ma come luoghi in cui si stratificano ricordi ed emozioni. Nei particolari scorci e nella predilezione per una rarefazione dell’immagine, la magia domestica, filtrata da una visione soggettiva, assume enfasi e sfumature da incanto.

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Stare in casa è qualcosa di spettacolare.
Sesto Senso, via G.Petroni 9c, Bologna (Adiacenze Piazza Verdi)
A cura di Marco Antonini. Testi di Marco Antonini, Francesca Colasante, Giovanni Liconti, Giuseppe Padula
Periodo:dal 4 al 30 aprile. Lun-Ven 11:00-22:00, Sabato 18:00-23:00
Info: tel 051-22347, mail marculaz@libero.it; www.sestosenso.bo.it


[exibart]

2 Commenti

  1. se sei casalingo ami il fuoco del fornello come me
    ti alzi e poi ti svegli con il granchio nel cervello come me
    e vedi che la notte e sua sorella sono come me
    noi non siamo umani e tu lo sai
    stare in casa è qualcosa di
    di spettacolare

    uno scarafaggio si nasconde e guarda come me
    gente che ti aiuta a fare il nodo al cappio come me
    ma tu che sei prudente tieni in tasca le forbici nuove
    noi non siamo umani e tu lo sai
    questa storia è qualcosa di
    di spettacolare

    ho visto un casalingo che andava patronato (???)

    noi non siamo umani e tu lo sai
    questa storia è qualcosa di
    di spettacolare

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