29 novembre 2000

Fino al 9.XII.2000 Disegni e incisioni di maestri. Recenti acquisizioni Milano, La Portantina

 
In occasione del venticinquesimo anno di attività, il collezionista Mattia Jona espone le opere della sua raccolta, che abbracciano un periodo che va dal XV al XX secolo...

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“Ho cominciato ad occuparmi di antichi capolavori di disegni e pitture venticinque anni fa – afferma Mattia Jona – in una piccola galleria al centro di Milano, vicino al Pinacoteca Ambrosiana. Da allora il mio livello di interesse nel campo delle opere d’arte su carta si è esteso includendo stampe su legno e pittura dalla scuola di Ukiyo, così come disegni e stampe degli artisti del diciannovesimo e ventesimo secolo, per la maggior parte italiani”.
Principale oggetto di questa mostra, però, sono le ultime acquisizioni. Di particolare rilievo è ”Donna sulla seggiola”,un’acquaforte incisa da Giuseppe De Nittis nel 1880, dove la figura e l’elegante posa della donna rimandano alle silhouette femminili protagoniste della pittura francese. L’acquaforte, come testimonia la dedica, era stata regalata nel 1913 alla figlia di Angelo Sommaruga – promotore della pittura italiana a Parigi – da Léontine, vedova di De Nittis (Barletta, 1846 – Saint –Germaine – en – Laye, 1884). Questo esemplare, afferma Jona, “è una rara prova del primo stato dell’incisione, che ritrae, dal vero e con una sensibilità che ricorda le acqueforti di Rembrandt, una donna di mezza età cara all’artista”; successivamente, infatti, la lastra venne modificata con ritocchi al tratteggio e con l’aggiunta di un’altra figura femminile.
Katsushika Hokusai - Minobu River
“Al balcone” di Luigi Russolo (Portogruaro, 1885 – Cerro di Laveno. 1974), un’acquaforte e acquatinta incisa tra il 1909 e il 1910 – venduta al British Museum – dimostra che nell’ambito futurista egli non si occupò strettamente di musica. Anzi, il fatidico incontro con Boccioni avvenne a Milano, nel 1909, al circolo “La Famiglia Artistica”, dove i due artisti esponevano le loro stampe.
Come provano le dettagliate schede tecniche relative ad ogni opera, questa è un ‘esposizione dedicata soprattutto agli appassionati del genere, che hanno la possibilità di osservare da vicino i particolari tecnici che stabiliscono la rarità di queste opere.
Ad esempio: “Una sibilla”, chiaroscuro a due legni di Bartolomeo Coriolano (Bologna, 1599 – 1676), presenta tuttora, nella parte inferiore, la fascia scura interamente stampata in nero che solitamente veniva tagliata e che caratterizza, in questo caso, la prima tiratura.
Non c’è un catalogo dell’esposizione, poiché, spiega Jona, tutte le informazioni e le schede tecniche relative ad ogni opera si trovano sul sito ufficiale (www.mattiajona.com), dove, per l’occasione, è stata allestita una galleria virtuale che comprende le immagini e le informaazioni di tutte le acquisizioni.
Si deve, infine, segnalare più simile ad un negozio che ad una galleria, l’ambiente espositivo non era allestito in maniera pertinente: tra i mancati interventi che preserverebbero le opere su carta, vi è un tipo di illuminazione diretta ed eccessiva.
La collezione: Oltre alle ultime acquisizioni sono esposte anche le opere “di magazzino”, suddivise in: antichi capolavori; capolavori dell’Ottocento e del Novecento e stampe giapponesi.
Tra gli antichi capolavori è doveroso citare tre figure di “Commedianti italiani” di Jacques Callot (Nancy 1592 – Nancy 1635), restaurate con un intervento al tratto nella parte inferiore; tre monotipi di Pompeo Mariani (Monza 1857 – Bordighera 1927), raffiguranti “Scene di porto” e una splendida “Deposizione”, acquaforte di secondo stato, di Jusepe de Ribera (Jativa 1591 – Napoli 1652).
“Il piccolo cane nero”, acquaforte datata intorno al 1885, di Giovanni Fattori (Livorno 1825 – Firenze 1908) e “L’archeologo III” di Giorgio De Chirico, acquaforte proveniente dall’unica edizione di sessanta stampe sul tema, fanno parte dei capolavori dell’ Ottocento e Novecento.
Jusepe de Ribera - The Lamentation
Tra le stampe giapponesi, invece, spicca una de “Le trentasei vedute del monte Fuji”, silografia policroma edita da Eijudo tra il 1830 e il 1832, realizzata da Katsushika Hokusai (1760 – 1849), un’opera presente anche alla grande retrospettiva dedicata all’artista giapponese al Palazzo Reale di Milano.

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Giusy Checola





Fino al 9 dicembre 2000
Disegni e incisioni di maestri. Recenti acquisizioni
Milano, La Portantina di Mattia Jona, Via Vigna, 6
Orari: dal lunedì pomeriggio al sabato ore 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.00.Chiuso la domenica e il lunedì mattina
Informazioni: tel. 02 – 8053315, fax 02 – 72022059, Sito ufficiale: www.mattiajona.com, E-mail: mattjona@mattiajona.com



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