22 ottobre 2001

15.X.2001 Studio Azzurro incontra il pubblico Palermo, Cantieri culturali alla Zisa, Spazio Ducrot

 
Immerse in ambienti sensibili, sofisticate telecamere ad infrarossi e raggi x e tecnologie all'avanguardia stabiliscono un rapporto con l'uomo e la natura...

di

Nell’ambito della quarta edizione del Genio di Palermo (a Palermo dal 15 al 19 ottobre ai Cantieri culturali alla Zisa), all’interno dello Spazio Ducrot dei Cantieri, lunedì 15 ottobre si è svolto il primo dei due incontri con il pubblico da parte degli artisti impegnati a dirigere i workshop previsti per la manifestazione di quest’anno.
Leonardo Sangiorgi – fondatore di Studio Azzurro insieme a Fabio Cirifino e a Paolo Rosa- ha presentato al pubblico il celebre team, centro di produzione video e di ricerca artistica, nato a Milano nel 1982, che vanta collaborazioni d’eccezione come con Giorgio Barberio Corsetti (metà anni ’80) o Moni Ovadia (1993). Durante l’incontro, il pubblico ha assistito alla presentazone di realizzazioni di Studio Azzuro degli ultimi anni attraverso alcuni filmati; proiezioni su installazioni video come il trittico di Marghera, o sul Museo interattivo di Lucca (realizzato nei sotterranei della città), il Museo virtuale della Resistenza di Sarzana, o il bosco virtuale realizzato per la regione Trentino (presentato alla Expo 2000 di Hannover) hanno illustrato percorsi di ricerca e propositi dello Studio.
L’attività di Studio Azzurro si rivolge ad un lavoro di sperimentazione e di ricerca -tra teatro, cinema, fotografia, animazione, musica, arti visive- che non escluda elementi tradizionali; accade così che, ad esempio, il bosco virtuale si animi proprio attraverso i gesti del pubblico, attraverso un soffio o un sussurro, o che la ripresa in diretta di testimonianze sulla Resistenza generi un connubio tra reale e virtuale, tra riprese video e testimonianze orali. L’ interazione del fruitore e la comunicazione tra uomo e tecnologie è il tema che più ha interessato Studio Azzurro negli ultimi anni, insieme allo studio degli ambienti sensibili, o degli spazi immersivi, ambienti, cioè, in cui si attua l’interazione tra il pubblico e la tecnologia; “l’opera diviene esperienza, più che un dato rappresentato”, (…) “un contenitore dentro cui , e quindi non solo più davanti, lo spettatore viene coinvolto”.
Il workshop di Studio Azzurro si svolge fino al 18 ottobre e punta alla mediterraneità della nostra città; Meditazione Mediterraneo: dialoghi di Palermo, fa parte di un progetto di più ampia portata a cui si sta dedicando lo Studio.


Valentina Sansone

[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui