30 ottobre 2003

fino al 15.XII.2003 Filippo Leonardi – Inesattezza Catania, Scenario Pub.bli.co

 
Tra casette di cioccolata, lumachine pezzate e prati bucolici si ironizza su identità opposte e luoghi comuni. Per il Benchmarkin’ Fest la Sicilia e la Svizzera al centro di un gioco sottile. Fatto di contrasti e capovolgimenti...

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Dall’idea del confronto tra culture e costumi differenti, tra modelli di pensiero ed esistenza tipici del Nord e del Sud, nasce il Benchmarkin’ Fest, specificamente costruito intorno ai “paesaggi” estremi e contrapposti della Svizzera e della Sicilia. L’una puntuale, precisa, strutturata, dinamica, efficiente, moderna, esattamente quanto l’altra è tradizionalista, lenta, approssimativa, oziosa.
La mostra di Filippo Leonardi (Catania, 1970) gioca con queste prospettive estreme trattandole alla stregua di luoghi comuni. E’ del resto un modo proprio di Leonardi, quello di lavorare intorno all’ovvio, capovolgendolo, esasperandolo, decontestualizzandolo: questo procedimento, in un’atmosfera ludica, pervasa di intelligente “leggerezza”, gli consente di innescare meccanismi di osservazione e riflessione.
Di tre parti si compone la mostra: al centro della prima stanza c’è una grossa croce Filippo Leonardi cava all’interno, una struttura quasi ad altezza d’uomo, costituita da pareti rivestite di verdissimo prato artificiale. Affacciandosi e guardando dentro decine di lumache bianche pezzate lentissimamente scivolano sul prato, “pascolando” come mucche svizzere. Ma il gioco dei contrasti è evidente: nell’immaginario comune non c’è niente di più lento di una lumaca, e niente che evochi meglio il senso della casa-guscio, la tradizione, la solidità, le radici…esattamente quanto tipicamente svizzeri sono ritenuti dinamismo e flessibilità.
C’è una serie di casette di cioccolata disposte tutte in file simmetriche, sopra una superficie bianca. Ma il mito della cioccolata si squaglierà nell’arco della serata, sotto il calore dei potenti riflettori che illuminano l’installazione. Il tempo statico diventa tempo fluido e ironica beffa che dissolve gli stereotipi.
Infine c’è una piccola sveglia, posta in un punto qualsiasi della stanza, che emette un ticchettio regolare, continuo, e poi d’improvviso trilla. Non possiamo sapere a che ora è stata programmata per suonare,Filippo Leonardi e quale tempo stia scandendo quel ticchettio: nessuna lancetta sul quadrante bianco, solo il simbolo della croce svizzera, inutile su quell’oggetto che nasce invece per uno scopo di funzionalità e precisione.
La sensazione è quella di uno spaesamento divertito ma che sottilmente inquieta. Esattezza/inesattezza, puntualità morbosa/tempo dilatato. Corriamo veloci e programmati ma dove andiamo? Nessun appuntamento, nessun lavoro verso cui precipitarsi. Il tempo lento delle lumache, il tempo stupido del cioccolato che si fonde sotto un riflettore, il tempo ottuso di una sveglia cieca. E si capovolge lo sguardo su ciò che costituisce il piano solido e rassicurante della ovvietà quotidiana.

helga marsala
mostra visitata il 26 ottobre 2003


Filippo Leonardi, Inesattezza (a che serve essere puntuali se non si ha alcun appuntamento)
Scenario Pub.bli.co
Via Teatro Massimo, 16 – Catania
dal Martedì alla Domenica, dalle 21:00
Per informazioni: Scenario Pub.bli.co, tel. 095-250.31.47 – www.scenariopubblico.com


[exibart]




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