12 giugno 2009

fino al 27.VII.2009 Julieta Aranda Roma, Unosunove

 
Quando l’intimità domestica diviene pubblica, passando per la sensibilità intellettiva di un’onnipotenza mediatica e utensile. Quando la conoscenza mediatica, dopo esser stata pubblica, diviene un mezzo personale. Per parlare del proprio modo di fare arte...

di

Fatti di cronaca, fatti politici, fatti sociali di qualcuno che non si fa i fatti propri. Fatti di un quotidiano che li raccoglie tutti in un’unica, limitata edizione: quella che Julieta Aranda (Città del Messico, 1975; vive a Berlino) ha rilegato appositamente per co-involgere un bizzarro arredamento domestico negli spazi della 1/9 arte contemporanea.
Publick Occurrences Both Forreign and Domestick, oltre a inaugurare la sua prima personale in Italia, prende in prestito il nome dal primo (e ultimo) giornale pubblicato nelle Americhe nel 1685, allontanato dalla stampa per motivi di censura. Sfruttando l’omonimia e la vita breve della rivista, Aranda raccoglie sotto il titolo di questi fogli un insieme d’informazioni e fatti pubblici che divengono improvvisamente nozioni private in un calore domestico minimalista; ricoprono oggetti, fanno da stuoia a un recipiente di vernice rossa e si preparano a lucidare la fotografia di uno specchio stampata sullo stesso, con un vetril come testimone.
L’artista americana crea così un concetto privato e personale d’interpretazione domestica, studiando lo spazio come raccoglitore scenico di un reale “raggruppato”, Julieta Aranda - Publick Occurrences Both Forreign and Domestick #6 - 2008 - stampa digitale su tessuto - cm 125x84 - courtesy Galleria 1/9 unosunove arte contemporanea, Romaraccolto in inchiostri di accadimenti ormai svuotati del loro esser tali, utili ora ad aiutare le pulizie di una dimora elegantemente scarna, una dimora di utensili finti.
La rassegna di bicchieri che posa sui davanzali della galleria non è altro che il raccoglimento germogliante d’un frutto imprevisto: boccioli verdi s’inerpicano al di fuori dell’orlo di vetro, tramando sottili radici dentro pallottole di giornale accartocciato. È o non è una pianta? Anche qui l’informazione mediatica ne va di mezzo, infiltrata nel bicchiere dopo esser stata filtrata dall’audacia dell’artista.
Non è un caso che il Guggenheim di New York in questi giorni stia ospitando il suo personale concetto di tempo: con la mostra Individuals, la convenzionalità dei sistemi di misurazione viene soppiantata da un orologio che trascina a dieci le ore di un unico giorno.
Julieta Aranda vive in un mondo suo, fatto di silenzi e parole, apparentemente confuse ma infine ordinate in un falsopiano di certezze, capaci di leggersi nel sottotesto dei suoi mezzi di produzione artistica: stampe fotografiche si mischiano a utensili comuni per parlare la lingua di una comunicazione timida perché intima.
La filosofia dell’arte ridacchia dietro l’audacia di questa mostra e si stabilizza nell’esposizione newyorkese dentro cui si lascia cullare: il tempo (individuale) della scoperta basta all’uomo per immedesimarsi con essa e capire che un giornale può asciugare, lavare e riempire. Che non fossero predicati predicanti anche in altri contesti?
Julieta Aranda - Publick Occurrences Both Forreign and Domestick #13 - 2008 - stampa digitale su tessuto - cm 33x53 - courtesy Galleria 1/9 unosunove arte contemporanea, Roma
Al visitatore la risposta. Ma prima di entrare nella dimora di Julieta, non si dimentichi di suonare il campanello.

articoli correlati
Aranda a Netmage 2008

flavia montecchi
mostra visitata il 28 maggio 2009


dal 28 maggio al 25 luglio 2009
Julieta Aranda – Publick Occurrences Both Forreign and Domestick
1/9 Unosunove Arte Contemporanea – Palazzo Santacroce
Via degli Specchi, 20 (zona largo Argentina) – 00186 Roma
Orario: da martedì a venerdì ore 11-19; sabato ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0697613696; fax +39 0697613810; gallery@unosunove.com; www.unosunove.com

[exibart]

2 Commenti

  1. Errata Corrige:

    La data di pubblicazione del primo giornale delle Americhe “Publick Occurrences Both Forreign and Domestick” risale al 1690.

    Il nome della mostra attualmente presente al Guggenheim di New York dei lavori della Aranda si chiama “There Will Be Time”.

    Mi scuso per l’inconveniente.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui