04 settembre 2015

BENTORNATO ORTOLANO!

 
All'Arcimboldo è dedicata la prima playlist emozionale del progetto Artune. Ce la racconta l'ideatore, il musicista Frankie Hi Nrg Mc. Con l'invito a una serata speciale

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L’Ortolano dell’Arcimboldo è un quadro a doppia faccia. Cesto di frutta da un lato, volto antropomorfo dall’altro, è uno dei simboli di Cremona, conservato nel museo civico Ala Ponzone della città lombarda.
Il piccolo dipinto, 35,8 x 24,2 centimetri, è stato realizzato – secondo il Conservatore Mario Marubbi – poco dopo il rientro a Milano del pittore dalla corte asburgica di Praga, nel 1587, con leggero anticipo rispetto al ritratto di Rodolfo II come Vertumno del 1590. L’effetto ottico dell’opera è evidenziato grazie ad uno specchio messo sotto la tela, posta in una teca di vetro, e la magia che si crea è davvero particolare. Ma perché parliamo dell’Ortolano? Perché è stato in trasferta ad Expo, alla mostra “Feeding the planet. Energy for Life. Selezione di icone artistiche, emblematiche della tradizione italiana” nel Padiglione Italia, appunto, e poi è rientrata alla base.
Non un viaggio lungo, certo, ma quantomeno rappresentativo. Che ora si può festeggiare anche con Artune. Cos’é? Un progetto di storytelling musicale che coinvolge, mettendo insieme, opere d’arte, musica e web, disponibile grazie a Spotify, e ideato dal rapper e musicista Frankie hi-nrg mc e Materie Prime Circolari snc. Un’audioguida emozionale, attraverso la quale una serie di cantautori, band e addetti ai lavori della musica hanno “codificato” L’Ortolano attraverso cinque tracce a testa, ispirandosi proprio alla visione del quadro. Con il ritorno nel museo cremonese del dipinto, grazie al WI-FI gratuito in loco, si può ascoltare Artune di fronte all’opera mediante il proprio smartphone (munito di auricolari), completando il percorso suggerito dagli artisti ospiti. 
Chi ha prestato la propria attenzione a questa causa? Oltre a Frankie Hi Nrg Mc ci sono Fiorella Mannoia, Niccolò Fabi, Caparezza, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Franz di Cioccio e la Banda Osiris. E tutti quanti, il prossimo 5 settembre, sono proprio a Cremona per l’evento “L’Arcimboldo sonoro”: una festa per il ritorno di un “amico”. 
Ma ecco che ci ha raccontato Frankie. 
Giuseppe Arcimboldo, Natura morta, L'ortolano, tavola reversibile
Artune. Come è nata e come sono stati coinvolti gli artisti?
«L’idea è nata dopo una chiacchierata con il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti. Mi ha chiesto “Perché non ti inventi un modo per parlare ai giovani e avvicinarli all’arte, magari con la musica?”. E così con lo staff di Materie Prime Circolari abbiamo ideato questo format che permette di fruire gratuitamente delle scelte musicali di artisti da noi selezionati , utilizzando spotify e accostandosi a un’opera d’arte partendo da una descrizione unica e originale. Gli artisti che abbiamo selezionato e che hanno accettato di partecipare sono principalmente amici, di cui già conoscevamo la sensibilità e l’apprezzamento delle arti anche in ambiti altri rispetto alla musica».
Perché l’Arcimboldo?
«La prima occasione è questa festa “dimostrativa”, per il ritorno del quadro nel suo museo. Questa prima app è il risultato di quello che si potrebbe definire un nuovo “modello promozionale”».
Quindi anche in futuro potranno esserci nuove collaborazioni su altre opere?
«Senz’altro, abbiamo già avuto richieste da altri enti che vedono in questo modello delle possibilità potenziali per far scoprire l’arte, e scoprire l’applicabilità potenziale».
Le tracce sono cinque per ogni artista, più il commento vocale. C’è qualcosa di inedito?
«No, di inedito non c’è nulla. Sono playlist che attingono a tutta la musica disponibile su Spotify. E sono tutte tracce edite di autori differenti da quelli che realizzano la compilation. È, diciamo, la loro mappatura dell’opera».
Giuseppe Arcimboldo, Vertumne (ritratto di Rodolphe II), circa 1590
Una specie di progetto discografico dove gli artisti diventano “critici d’arte” in senso ampliato?
«Più che critico, anche se potrebbe essere considerato un percorso di questo genere, Artune è la prima audioguida emozionale. Non ci sono notizie storiche o tecniche, ma è un commento che parla direttamente alle emozioni con il linguaggio non verbale della musica. Ascoltando queste playlist si aggiunge una sorta di nuova “sensibilità”».
Ci dai qualche anticipazione dell’evento del 5 settembre?
«Il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona ospiterà una vera e propria festa, dove prenderanno parte Musicanuda, alias Petra Magoni e Ferruccio Spinetti; poi ci sarà il Conciorto di Banda Osiris, un concerto di musica ispirata agli ortaggi, dove addirittura alcuni brani vengono suonati utilizzando delle verdure come strumenti elettronici. Anche io vi parteciperò e sarà una piacevole occasione per il pubblico per rivedere o scoprire per la prima volta L’Ortolano, “ascoltarlo” dentro il museo, mentre all’esterno la musica sarà live. Una festa perché torna un amico in città, una parte importante dell’identità della cultura cremonese».
C’è qualche altro legame di Artune con Expo?
«No, il quadro attualmente è ad Expo, ed è servito da ispirazione per uno spot “foodie”, ma è il suo ritorno che sarà per noi importante, esattamente e anche ulteriormente rispetto alla sua messa in scena all’Esposizione Universale». 
Matteo Bergamini

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