09 luglio 2004

fino al 25.VII.2004 Leonardo Pivi – Corpo estraneo Pietrasanta (lu), Galleria Astuni

 
In mezzo a tutti quei pezzettini di vetro colorato, Leonardo Pivi sembra sentirsi pienamente a suo agio. Piccole tessere tagliate a dovere per creare micromosaici contemporanei. Una tecnica antica che si riscopre attualissima. Come la cover di una rivista…

di

Massacrate quotidianamente da migliaia di immagini, le nostre menti hanno perso progressivamente la capacità d’analisi. Si sono impigrite, lasciandosi trasportare in percorsi predefiniti. Pubblicità, manifesti elettorali, riviste, quotidiani, telegiornali, internet. Canali attraverso i quali scorrono a folle velocità figure, suoni, parole e musica. Troppo veloci per poterle fermare, capire, analizzare. Ecco allora spiegato l’intervento di Leonardo Pivi. Che arresta il sistema del godimento rapido e inconsapevole della fabbrica massmediatica, capace solo di compiere scelte in base a regole di mercato.Leonardo Pivi
L’artista ravennate coglie le immagini usa e getta, le scompone per riproporle con una nuova veste atemporale dal forte potere evocativo. Complice la materia, cioè i tasselli vitrei utilizzate per la composizione di micromosaici. Incastonati in copertine di settimanali sportivi, quotidiani, riviste d’arte, di musica, di approfondimento. Pivi fa propria questa forma d’arte con sapienza. Dispone con leggerezza i tasselli, quasi seguendo il movimento del pennello. Forma linee, sfumature, movimenti. L’insieme di tessere colorate dà vita a ritratti di personaggi più o meno celebri – ma comunque attuali – che trovano una nuova dimensione all’interno della copertina, che ritagliata con precisione assume la funzione di cornice.
Pivi, dunque, deframmenta l’immagine per ricomporla più reale dell’immagine stessa. Si orienta verso un’apparentemente banale costruzione (o ri-costruzione) visiva. Ma la forza del personaggio rappresentato esce così più chiara di come si sarebbe potuto ottenere con l’alta risoluzione di una fotografia. E risulta duratura. La stabilità dell’immagini ci permette finalmente di compiere la nostra analisi, di andare oltre. Secondo il fotografo Michel Delaborde “perché una cosa sia interessante basta guardarla a lungo”. Fissando le opere di Pivi, già scomposte e riproposte con Leonardo Pivi l’espediente del micromosaico, è infatti possibile cogliere il grado di profondità dell’immagine. Coglie l’essenza del suo lavoro Marco Senaldi, che sintetizza così nel testo in catalogo. “La trasformazione dell’immagine di copertina di settimanali, rotocalchi, quotidiani, in micromosaici – scrive – oltre a vincere una sfida in termini di pura e semplice bravura, converte l’effimero in eterno, il banale in eccezionale, lo scarto in reliquia”. In galleria si alternano i volti di Mao Zedong, Michael Jackson,Vasco Rossi, Pierluigi Collina, Valentino Rossi, Ayrton Senna, Marco Pantani, Francesco Totti e… la testa di un bambino africano che emerge dall’acqua putrida. Ma non è tutto. Perché oggetto della deframmentazione non sono solo personaggi politici, dello sport o della musica. Anche le copertine di mensili d’arte fanno la loro parte. Così come le piccole statue azteche, incastonate con lo stesso principio del micromosaico in copertine di riviste dedicate al turismo e alla Bell’Italia.

gianluca testa
mostra visitata il 7 luglio 2004


Leonardo Pivi – Corpo estraneo
Galleria Astuni, Pietrasanta (Lu)
Piazza Duomo, 37
Mostra a cura di Luca Beatrice e Marco Senaldi
Ingresso libero
Orario d’apertura: lun_dom 17.30-20.30 , 21.30-24
Catalogo in mostra, Edizioni Galleria Astuni (euro 20)
Tel 0584 71760/20623, fax 0584 71760/266014
www.galleriaastuni.com
galleria.astuni@libero.it


[exibart]

1 commento

  1. hai voglia a caricare di significati e di filosofie….. ho visto la mostra e vi posso assicurare…. “il niente assoluto”

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