02 dicembre 2010

fino al 31.I.2011 Sandy Skoglund Lucca, Villa Bottini

 
Caos e disorganizzazione. Un mondo in cui l’apparenza inganna. Parodia della fotografia pubblicitaria, il lavoro dell’artista americana. Che si aggiudica l’LDPF award 2010...

di

Innegabilmente
l’ironia è un elemento costante nel lavoro di Sandy Skoglund (Quincy, Massachusetts, 1946; vive a Jersey City,
New Jersey), e anche una certa dose di divertissement,
come riconosce la stessa artista citando una sua curiosa collezione: French fries. Nel suo studio ci sono centinaia
di pacchetti di patatine, come pure lattuga e altri vegetali appesi a una
parete da almeno sei mesi, perché lei possa studiarne la loro reazione naturale,
senza l’utilizzo di additivi per la conservazione.
Il
tempo, del resto, è fondamentale nel suo lavoro concettuale, che parte
dall’idea per arrivare all’immagine fotografica, attraversando la fase della
realizzazione di ogni singolo elemento del grande puzzle che dà vita
all’installazione.
È
proprio quest’artista metodica e stakanovista, che proietta lo spettatore in un
mondo onirico-fiabesco (uno sconfinamento continuo dai romanzi polizieschi di
Henning Mankell a Disneyland), tanto allettante – attraverso anche l’uso
simbolico di colori sgargianti, quasi psichedelici – quanto respingente e
inquietante (chi si vorrebbe mai trovare a discorrere piacevolmente in un
ristorante, gustando bevande e pietanze squisite, mentre all’improvviso
irrompono tantissime volpi rouge che
saltano sui tavoli o si rotolano sotto le sedie, come in Fox Games?), l’ospite d’onore del LuccaDigitalPhotoFest 2010.
Giunto alla sesta
edizione, il festival
internazionale dedicato a fotografia e videoarte, organizzato dall’Associazione
Toscana Arti Fotografiche, è dedicato quest’anno alla donna, fotografa e artista, soggetto o musa
ispiratrice.
Sandy Skoglund - The Green House - 1990 - fotografia a colori
Nella cornice – sempre
suggestiva – di Villa Bottini, l’immaginario della fotografa statunitense, (in
Italia ha esposto anche in istituzioni museali come il Man di Nuoro e il Museo
Pino Pascali di Polignano a Mare) è esplorato attraverso la retrospettiva Sandy Skoglund. The Power of Imagination, realizzata in
collaborazione con la galleria PaciArte Contemporary di Brescia.
Si parte dalla serie Still Life
(1978), lavori in cui è esplicito il riferimento alla Pop Art e al Pattern
Painting (ma solo al livello di ricerca formale, mettendo da parte l’aspetto
legato al femminismo). Il cibo come simbolo
di consumismo, indicatore sociale, ma anche pattern reiterato, che negli anni
diventa sinonimo di accumulo, arrivando a occupare intere superfici in una
sorta di horror vacui.
Skoglund
gioca ambiguamente sull’identità stessa del cibo – le patatine come una
spiaggia su cui prendono il sole le Barbie in At the Shore (1994), il pavimento di uova in Walking on eggshells (1997), i pop corn come la neve in Raining Poocorn (2001)… – fino ad
arrivare alla superficie coloratissima di Shimmering
Madness
(1998), di cui in mostra è visibile una parte dell’installazione
originale, costruita incastrando tra loro jelly
beans
(le caramelle di gelatina amate dai kids americani) che modellano due bambini-manichini che emergono da
una parete, in cui migliaia di farfalle dipinte a mano sbattono le ali
alternativamente.
Sandy Skoglund - Revenge of the Goldfish - 1981 - fotografia a colori
Racconti
sospesi, quelli di Sandy Skoglund, in cui oltre alle farfalle sono tanti gli
altri animali (corvi, gatti, pesci rossi, scoiattoli, cani, volpi, cobra,
conigli, pulcini…) che convivono con l’uomo. “Gatti radioattivi” che popolano un interno domestico, come in Radioactive Cats, o passeggiano sul
tetto di un edificio parigino in Cats in
Paris
(per la prima volta un set allestito fuori dallo studio). Una visione
apocalittica che, tuttavia, cela indirettamente la sua positività: se gli
animali sopravvivono, c’è speranza anche per l’uomo.

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Personale
da PaciArte

manuela de leonardis

mostra
visitata il 26 novembre 2010


dal 19 novembre 2010 al 30 gennaio
2011

Sandy
Skoglund – The Power of Imagination

Villa Bottini

Via Elisa – 55100 Lucca

Orario: da lunedì a venerdì ore 15-19.30; sabato, domenica e festivi ore
10-19.30

Ingresso: € 6

Catalogo disponibile

Info: tel. +39 05835899215; www.ldpf.it

[exibart]

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