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Un ambizioso progetto coinvolge quattro sedi espositive nella realizzazione di un percorso lungo l’arte del secondo ‘900 in Toscana: Continuità. Arte in Toscana 1945-2000.
La continuità è quella con la grande arte del passato (dal XIII secolo in poi), presente, come trait d’union tra le varie sezioni della mostra, nel riferimento, proclamato, sofferto o negato, con la tradizione. Continuità è anche quella territoriale, recuperata con la dislocazione delle singole mostre in diverse sedi, che individua una precisa area di attività in cui il genius loci non viene mai meno. Continuità è, infine, soprattutto una proiezione verso il futuro, è l’indagine consapevole del passato recente necessaria per proporre e promuovere, oggi, la cultura del contemporaneo in Toscana.
La mostra, sebbene articolata in quattro momenti espositivi, differenziati per periodo e aree tematiche, nasce da un progetto unitario che vuole proporre un primo bilancio critico della seconda metà del secolo appena concluso.
Ogni singola sezione è stata assegnata a un critico che ha curato anche la redazione del catalogo: Alberto Boatto, Daniel Soutif, Jean Christoff Ammann e Angela Vettese. Relativamente al periodo di cui era referente, ogni critico ha selezionato le opere più idonee a dare una lettura esaustiva del contesto storico e dei fermenti culturali che hanno interessato i movimenti e i singoli artisti. Un gruppo di otto specialisti, inoltre, ha provveduto a reperire e catalogare il materiale necessario per una documentazione esauriente di tutte le discipline artistiche e delle attività ad esse correlate: architettura, design, editoria d’arte, musica, teatro, danza, video, gallerie, fondazioni…
Palazzo Strozzi ospita il primo episodio di questo viaggio nella storia dell’arte con la mostra dedicata ai maestri e ai movimenti presenti in Toscana dal 1945 al 1967. A breve distanza è prevista l’inaugurazione dell’esposizione a Palazzo Fabroni, a Pistoia, che copre il periodo seguente fino al 1989. I percorsi artistici legati all’ultimo decennio del secolo sono al centro della terza sezione, allestita al Centro Luigi Pecci di Prato; la mostra, che aprirà nel mese di febbraio dedica, inoltre, una particolare attenzione al collezionismo del contemporaneo in Toscana. La Fattoria di Celle chiuderà il ciclo di eventi presentando una rassegna degli artisti stranieri che hanno operato in Toscana nella seconda metà del ‘900.
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Pietro Gaglianò
CONTINUITA’ – Arte in Toscana 1945-1967
Inaugurazione: venerdì 25 gennaio 2002
Apertura al pubblico: dal 26 gennaio al 5 maggio 2002
Palazzo Strozzi, piazza Strozzi, Firenze
Orario della mostra: 10/19 tutti i giorni
Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro (valido anche per le mostre di Pistoia e Prato)
Telefono: 055-2776406 fax 055-2646560
CONTINUITA’ – Arte in Toscana 1968-1989
Inaugurazione: sabato 23 febbraio 2002
Apertura al pubblico: dal 23 febbraio al 16 giugno 2002
Palazzo Fabroni, via S. Andrea 18, Pistoia
Orario della mostra: feriali 10/18, festivi 14/18
Chiusura settimanale: lunedì
Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro (valido anche per le mostre di Firenze e Prato)
Telefono: 0573-371839 fax 0573-371838
CONTINUITA’ – Arte in Toscana 1990-2000 e collezionismo dei contemporanei in Toscana
Inaugurazione: sabato 23 febbraio 2002
Apertura al pubblico: dal 23 febbraio al 16 giugno 2002
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
Viale della Repubblica 277 Prato
Orario della mostra: 10/19 feriali e festivi
Chiusura settimanale: martedì
Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro (valido anche per le mostre di Firenze e Pistoia)
Telefono: 0574-5317 fax 0574-531900
CONTINUITA’/MAGNETE – Artisti stranieri in Toscana 1945-2000
Inaugurazione: sabato 1° giugno
Apertura al pubblico: dal 2 giugno al 30 settembre
Fattoria di Celle, Santomato, Pistoia
Ingresso libero ma su prenotazione
Fax 0573-479486
Ufficio stampa: Davis & Franceschini
tel. 055/2347273 fax 055/2347361
e.mail: davis.franceschini@dada.it
[exibart]
Un bilancio critico del passato recente per promuovere la cultura del contemporaneo in Toscana, articolato in quattro momenti espositivi.
Questo viaggio nella storia dell’arte è veramente interessante.
Bello l’articolo.