20 ottobre 2010

fino al 29.X.2010 Ettore Spalletti / Imi Knoebel Roma, Villa Massimo

 
Due lavori parlano come due folle. L'artista tedesco racconta mentre l'italiano ascolta. Posti l'uno di fronte all'altra, due sole opere attendono al varco il visitatore...

di

Soltanto un quadro al massimo è giunta alla sua 14esima
edizione. La rassegna curata da Ludovico Pratesi e dal direttore dell’Accademia
tedesca, Joachim Blüher, in qualità di appuntamento ricorsivo, mette nuovamente
in dialogo due sole opere. Il confronto, infatti, si svolge puntualmente tra il
lavoro di un artista tedesco e il progetto di un italiano.L’idea fa capo alla brevitas ma la sua realizzazione è determinante
e assoluta. I curatori, più che allestire una mostra, nei sontuosi spazi di
Villa Massimo, compongono un’installazione appartata negli spazi della villa e simmetrica. Una doppia-singola-personale
che, attraverso l’allestimento di due sole opere, mette in risalto parametri,
confronti, magnitudini e incontri, fra materie e rese formali differenti.

In passato si sono confrontate, fra le altre, opere di Enzo
Cucchi
e Georg
Baselitz
(2003), Michelangelo
Pistoletto
e Rosemarie
Trockel
(2007), Grazia
Toderi
e Tobias
Rehberger
(2008),
Vanessa Beecroft
e Wolfgang Tillmans (2008), Paola Pivi e Jonathan Meese (2009), Mimmo Jodice e Andreas Gursky (2009), Nico Vascellari e Christian Pilz (2010) e da ultimo Giulio
Paolini
e Candida
Höfer
(2010).
Recentemente si sono decise tre differenti edizioni durante l’anno: una, com’è
sempre stata, con i grandi nomi, una di artisti emergenti e, da quest’anno, una
con giovani artisti, come Nico Vascellari e Christian Pilz.

Imi Knoebel - O.T. Mennige - 2007 - acrilico e legno, 4 parti - cm 240x174x38,6 / Ettore Spalletti - Verde luce, tenue - 1992 - impasto di colore su tavola - cm 200x200x3
Quest’anno, per la rassegna dedicata ai grandi, Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, Pescara,
1940) e Imi Knoebel (Dessau, 1940; vive a Düsseldorf) hanno creato un varco. Un ponte
specchiante formato da corrispondenze fra due superfici monocrome. Un portale
che, teso verticalmente da parete a parete, deve essere oltrepassato per poter
restituire la visione dei rispettivi spessori materici coinvolti e dei due
differenti linguaggi minimal-formali.

Seppure in nuce, le due opere ripercorrono Modernismo, Concretismo, arte
concettuale e minimale attraverso l’uso del monocromo e attraverso le
disposizioni rigorose dei due lavori, scelta che evidenzia un inserimento
radicale delle opere negli spazi. A parete, una porzione di cielo rarefatto
(Spalletti) e un lembo di terra verticale (Knoebel) indagano processi
industriali e procedimenti tradizionali.

Direttamente a confronto, infatti, le opere fanno rivivere
il piano della superficie come dimensione infinitamente monocroma e come
geometria processuale. Come una doppia visione totalizzante che, agli occhi di
chi guarda, può risultare tanto risulta assoluta e mistica quanto rigorosa e
poetica.

Ettore Spalletti - Verde luce, tenue - 1992 - impasto di colore su tavola - cm 200x200x3
Tra Simulacro e Simulazione (per citare un libro di Jean Baudrillard
del 1981) Villa Massimo porta in scena la decisività dell’iperastrazione, teoria secondo la quale ogni
rappresentazione, slegata da qualsiasi forma oggettiva, trasmette la propria
energia simulando l’origine di tutto ciò che è stato perso.

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dal 15 settembre al 29 ottobre 2010

Soltanto un quadro al massimo: Ettore
Spalletti / Imi Knoebel

a cura di Ludovico Pratesi e
Joachim Blüher

Villa Massimo
– Accademia Tedesca

Largo Villa
Massimo, 1-2 (zona piazza Bologna) – 00161 Roma

Orario: da
lunedì a venerdì mattina ore 9-13 e 14-17

Ingresso
libero

Info: tel. +39
064425931; fax +39 0644259355;
giorgolo@villamassimo.de; www.villamassimo.de

[exibart]

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