19 febbraio 2018

Fino al 30.III.2018 Part 1 Galleria Alessandra Bonomo, Roma

 

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Mormorii lontani dissolvono nella corte interna di via del Gesù, al 62.
Suoni intensi, cadenzati accolgono nel varcare la porta della Galleria Alessandra Bonomo. Provengono da LUR, dittico sonoro di Simone Pappalardo, protagonista, insieme a Lulù Nuti, Baldassarre Ruspoli e Delfina Scarpa di “Part 1”, collettiva curata da Teodora di Robilant. Una mostra in divenire che, sin dal titolo, ha insita in sé una possibilità di continuità, un prosieguo naturale di un in fieri dai labili confini.
Priva di una dimensione narrativa, tematica o di assonanze che la determinano, “Part 1” celebra l’individualità degli artisti presentati, “il loro essere”, come afferma Carmelo Cipriani nel suo testo critico, “testimonianze coerenti e sincere della contemporaneità”. 
In un gioco fatto di sottili rispondenze visive, di accostamenti di linguaggi e materiali differenti, Part 1 genera la spontaneità di osservazioni, di risonanze, di incontri.
I suoni di LUR si diffondono nelle sale della galleria: si assottigliano e amplificano, si espandono. Rimbalzano sulle pareti, aggirano gli angoli, colmano le rientranze. Modellano lo spazio ri-definendolo. Voluminosa presenza sonora, accarezzano le opere in mostra, ne condizionano la percezione. Sono suoni tattili, tangibili che colgono il visitatore accompagnandolo nella visita.
Questi “inciampa” in dischi di carta, Cardiogram(s), realizzati da Lulù Nuti durante una residenza a bordo di una nave cargo. Si tratta di fogli circolari su cui è tracciato il movimento della nave in una dimensione spazio-temporale ben precisa. Dislocati sulle coordinate dello spazio della galleria, i tredici disegni di Lulù Nuti – singolari diari di bordo – superano la contingenza stessa della realtà che li ha generati e, partendo dalla sua verità, favoriscono la riflessione. 
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PART 1, Delfina Scarpa, Immagini Sospese, foto Alessandro Vasari
Sulla parete opposta, una parentesi metallica, Orizzonte Sestante, nel tentativo di contenere lo spazio, apre a una dimensione immaginifica. Due linee parallele materializzano un doppio orizzonte, (ir)reale eventualità di infinito. 
In una rientranza, Baldassarre Ruspoli posiziona due sculture lignee. Nel suo personale omaggio a Costantin Brancusi, l’artista assembla il pieno, modella il vuoto. Modulazioni geometriche si susseguono in una reiterata tensione verso l’alto. Slanci verticali, Due assi di recupero (Brancusi) marcano lo spazio, lo scolpiscono con la propria presenza conferendogli una fisicità rinnovata. 
Un cavo d’acciaio, Untitled (Cavo), trova nuovi sviluppi su carta tecnica. L’artista ne tratteggia l’impronta che, interrotta dai margini dei fogli, si espande idealmente nello spazio.
Sotto teca, due fiere si aggirano austere. Delfina Scarpa ne coglie la vaga metamorfosi su fogli di carta ruvida. 
In un grande baule di legno, custodisce le sue Immagini Sospese: paesaggi lagunari e busti femminili dai colori acidi, stranianti, atemporali. Li appunta alle pareti. Perseguendo un’iconografia ripetitiva e ossessiva, ritrae volti molteplici, possibili di identità differenti. 
In ampolle di vetro dalle forme risonanti riecheggiano suoni vocalici, i suoni di Lur, accompagnati da grevi vibrazioni sonore che, protratte, penetrano nel profondo.
Il visitatore, nell’incontro di alterità generatosi da “Part 1”, vive un’esperienza di autenticità.
Federica Soldati
mostra visitata il 15 novembre
Dal 25 ottobre al 30 marzo 2018 
Lulù Nuti, Simone Pappalardo, Baldassarre Ruspoli, Delfina Scarpa
Part 1
Galleria Alessandra Bonomo, via del Gesù 62, 00186 Roma
Orari: da lunedì a sabato: 12.00-19.00
Info: mail@bonomogallery.com, www.bonomogallery.com

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