19 novembre 2002

fino al 28.XI.2002 Bodygirl – India Evans / Lucia Leuci Roma, Sala 1

 
Chi meglio di una donna può raccontare l’universo femminile? Nessun’altro può riuscire a cogliere le diverse sfumature di una creatura tanto complessa che fugge le definizioni e rifiuta gli schemi. Eccola, ritratta da due artiste: carnale, spirituale, ingenua o sexy…

di

Evans e Leuci vivono l’essere donna in modo molto diverso: entrambe le artiste pongono al centro della loro ricerca il corpo femminile ma con poetiche ed estetiche distanti. Proprio su questa comunanza di temi ma differente elaborazione si sviluppa Bodygirl.
La memoria è al centro delle opere, senza titolo, di India Evans . Nei suoi piccoli collages rinascono vecchi oggetti abbandonati e narrano di donne seducenti e infantili al bodygirl_india evanscontempo.
Alla sensualità dei nudi nelle fotografie – figlie dell’immaginario maschile dei primi del ‘900 – sono accostati guanti, piume, velette e merletti, simboli della femminilità che nel lavoro dell’artista riconducono ai giochi di bambina, a quando ci s’immergeva nell’armadio della mamma, ci si travestiva da signora e s’inventavano storie nelle quali vivere una vita da grandi. La dimensione del gioco, poi, è resa fortemente dalla stessa tecnica del collage, che nella delicatezza della sua realizzazione ed in quella dei frammenti inseriti, esalta la figura della donna, ne rivela – con garbo – le sue molteplici vesti, la fa apparire ragazza ingenua, adolescente ammiccante o donna sicura e consapevole. Un universo complesso, impossibile da ricondurre a schemi predefiniti.
La delicatezza del racconto della Evans è intervallata, nella disposizione delle opere in mostra, dall’Isteria della donna di Lucia Leuci .
Nei suoi autoscatti, l’immagine non è mai nitida, la figura è in movimento ed il corpo, che si confonde tra le ombre ed i colori, non si palesa nella sua totalità oggettiva: la femminilità è solo evocata, dalla morbidezza delle forme sfumate, dal profilo del volto o da quello dei seni.
La rappresentazione si fa più chiara nel video Hera, moglie, divina, bodygirl_lucia leuci bisbetica e gelosa in cui una sposa racconta del suo amore, a cui brinda nel giorno delle nozze ma che è destinato a naufragare in un mare di spumante: l’avvicinarsi dei due bicchieri come metafora dell’incontro dell’uomo e della donna, la cui passione, però, inevitabilmente conduce alla rottura… E la danza si fa convulsa, più violento è il movimento del corpo che la Leuci – legata alle sperimentazioni della Body Art – rende ad un tempo protagonista e strumento d’espressione degli stati d’animo.

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federica la paglia
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Bodygirl. India Evans / Lucia Leuci, a cura di Antonella Pisilli
Sala 1 piazza di Porta San Giovanni, 10 (S.Giovanni, Scala Santa), 067008691, mar_sab 16.30-19.30, salauno@tin.it, www.salauno.com


[exibart]

6 Commenti

  1. NESSUN COMMENTO POTREBBE EQUIPARARE LA BELLEZZA DEI LAVORI DI QUESTE DUE ARTISTE “GIOVANI” E MERAVIGLIOSAMENTE BRAVE.
    CORRETE SUBITO A VEDERLE.

  2. Peccato non vedo a fuoco la foto intitolata bodygirl di lucia leuci. Sbaglio o e’ l’erezione di un pene? E se cosi’ fosse non e’ illegale esibire l’erezione di un uomo/donna? Ah ma forse la legge del buon costume e’ stata aggiornata oops!

  3. Sono passati otto anni da quella mostra e mi pare che le due artiste hanno avuto e stanno avendo un ottimo successo!!!! Soprattutto India Evans che si è trasferita a New York ed espone nelle migliori gallerie di Chelsea.
    Prima di esprimere giudizi provate a riflettere, comunque il tempo mi ha dato ragione!!!

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