23 settembre 2003

fino all’11.X.2003 Carlos Garaicoa – Carta a los censores (piccolo teatro dell’anarchia) Roma, Volume!

 
Non solo una denuncia. Ma una risposta alla violenza della censura. Silenziosa e solenne. Così una maquette diventa un piccolo teatro dell’anarchia. Ultimo baluardo della libertà d'espressione. E della memoria…

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Una lettera ai censori, un invito alla riflessione al recupero della memoria di un passato recente. E’ quello che propone Carlos Garaicoa (L’Avana, 1960; vive a L’Avana), artista cubano che da tempo trasla la sua arte nell’architettura, di cui usa il linguaggio per creare sculture che parlano di sé e del mondo.
Arte e architettura, quindi, ma anche riflessione sulla città, sulla società e sulla politica: la Lettera ai censori di Garaicoa è tutto questo e molto di più. Tutto comincia con lacarlos garaicoa visita al Cinema Principal, luogo affascinante e abbandonato che suscita nell’artista riflessioni sul degrado di molti cinema cubani, e sul rapporto tra decadenza, immagine, violenza e controllo.
Ecco dunque una sfilza di foto che immortala i cinema dell’Avana, architetture ormai obsolete, ma cariche di fascino. Attraverso ciò l’artista cubano parla del suo paese, racconta della sua infanzia, della seduzioni urbanistiche dei Caraibi. Imponenti ed eleganti. Garaicoa parte dalla sua città, ma affronta temi di respiro più ampio. L’allestimento fotografico, di grande impatto emotivo, culmina nel modello ligneo di un grande cinema immaginario che lui stesso -per la prima volta coadiuvato da architetti, e con la collaborazione della moglie, degli amici e degli stessi galleristi- ha realizzato nei mesi precedenti la mostra. L’opera è monumentale, carlos garaicoa grandiosa, minuziosa nei dettagli e potente nei contenuti. Un cinema in cui vengono proiettati ininterrottamente i titoli dei film censurati in tutto il mondo fino ad oggi: lungometraggi negati al pubblico e ora restituiti. Un work in progress che continuerà a vivere finché la censura continuerà a vietare, un elenco a cui l’artista vorrebbe aggiungere i nomi di tutti gli intellettuali censurati. Un luogo dove invitare registi a mostrare i loro film, un teatro aperto in continua attività, uno spazio dedicato alla libertà della creazione artistica e intellettuale. In miniatura, sì, ma solo nella forma.

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daniela bruni
mostra vista il 10 settembre 20033


Carlos Garaicoa – Carta a los censores (piccolo teatro dell’anarchia), a cura di Teresa Macrì
Volume! Via San Francesco di Sales 86/88 (trastevere, via della lungara), www.volumefnucci.it, info@volumefnucci.it , 0670301433, lun_sab 17-20, catalogo in galleria


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