22 marzo 2001

Fino al 31.III.2001 Homage to the square. Josef Albers Milano, Galleria Karsten Greve

 
Filo conduttore della mostra è lo studio sull’interazione ottica tra gli elementi cromatici che il pittore tedesco Josef Albers realizzò, tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, con la serie “Homage to the Square”…

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“Homage to the square” è il titolo della mostra che si tiene, fino al 31 marzo 2001, presso la sede milanese della Galleria Karsten Greve. Si tratta di una selezione di dipinti, alcuni inediti, realizzati da Josef Albers, tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, che hanno come filo conduttore la ricerca sul colore. Sono lavori, unici nella storia dell’arte occidentale, che documentano gli studi di interazione ottica tra gli elementi cromatici, che hanno accompagnato l’artista tedesco per tutta la sua carriera di insegnante e di pittore.
Già negli anni Venti, Albers analizzò le combinazioni coloristiche, presso l’Officina di Pittura su Vetro del Bahaus di Weimar, di cui era direttore. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1933, proseguì la sua ricerca, in opere di matrice astratta, tra cui si ricorda la serie “Variants”, un gruppo di cento composizioni simili, realizzate per mezzo di diversi accostamenti tonali.
E’ però il quadrato, la forma geometrica più semplice e precisa, a dare una svolta ai suoi studi.
Homage marrone
Comune è lo schema di questo ciclo pittorico, che lo ha reso famoso. Ci si trova dinnanzi ad una serie di quadrati inscritti uno nell’altro e campiti con strati di colore uniforme, appena variati nel tono e nella luminosità, in modo tale da creare un’illusione prospettica.
Il punto di partenza degli “Homage” esposti, provenienti dalla Fondazione Albers negli Stati Uniti, è un dipinto di cartone di piccole dimensioni. Le misure più frequenti sono 40×40 cm e 61×61 cm. Il pittore tedesco sosteneva, infatti, che per questo tipo di opere non si poteva andare oltre i 122×122 cm. A recitare la parte del protagonista è, però, sempre la tonalità cromatica, con cui sono realizzate le figure. Per questa via, dunque, l’arte di Albers risulta essere non solo applicazione di scienza e razionalità, ma anche creazione poetica, in cui i colori dialogano e giocano tra di loro, come teorizzava lo stesso autore in “Interaction on colour” (1963).

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Annamaria Sigalotti


Fino al 31.III.2001. Homage to the square. Josef Albers. Milano, Galleria Karsten Greve, Via Santo Spirito 13, tel. 02.783840/783856, fax. 02.783866. Orari d’apertura: martedì-sabato, ore 11-13.30 e ore 14.00-19.30. Ingresso libero



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