19 novembre 2004

fino al 16.I.2005 Italia quotidiana Nuoro, Man

 
L’Italia tra gli anni venti e gli anni quaranta. Uno spaccato di vita quotidiana tra le due guerre, nelle opere custodite dalla Gnam. Interni domestici, tranche de vie, ritratti. Quando l’arte ritornò all’ordine. E riscoprì il gusto delle piccole cose…

di

“Si tratta di un universo d’immagini di vita quotidiana caratterizzate a volte da un realismo senza traumi a volte da una poesia elegiaca e lirica, sommessa o gridata, ma che determinano un effetto di pacata suggestione, di percettibile sintonia emotiva”. La curatrice della mostra Maristella Margozzi, prendendo spunto da una serie di opere destinate ai depositi della GNAM di Roma, ha così selezionato quarantacinque dipinti e venti sculture che scandiscono la storia italiana attraverso la tematica del vivere quotidiano. Il periodo -che va tra la fine delle Avanguardie alla Seconda Guerra Mondiale- è quello che vede imporsi, a dispetto delle sperimentazioni del primo decennio del secolo, il ritorno all’ordine, il ripristino di una figurazione di stampo tradizionale. Uno spaccato sociale nel quale si respira il gusto delle piccole cose spesso poco apprezzate perché date per scontate, ma che hanno caratterizzato parte dell’espressività di un’epoca.Balla - Noi quattro nello specchio
Tra atmosfere d’intima familiarità ed ambientazioni silenziose e sospese nel tempo, il percorso espositivo si articola in tematiche come La natura morta, La figura, Il paesaggio, ed Il ritratto. Dalla poesia dei Fiori di De Pisis, agli Oggetti d’infanzia di Fausto Pirandello si approda al realismo magico di Sciltian con il Bacco all’osteria, per proseguire ancora con Pirandello e l’inquietante Lavandaie, intensa reinterpretazione delle classiche bagnanti. Abbandonata la ricerca futurista, Giacomo Balla ritrae la famiglia allo specchio soffermandosi su gesti ed espressioni definiti dalla luce, mentre Ottone Rosai si concentra su una rappresentazione da osteria immersa in un’atmosfera rarefatta. Nella sezione del paesaggio emergono il cezanniano Paesaggio in Val Seriana di Barbieri e La fila per l’agnello ancora di Balla, specchio del disagio sociale durante il periodo bellico. Tra i ritratti meritano particolare attenzione La fidanzata di Cipriano Oppo di gusto ingresiano, l’elegante ritratto di Isa in abito nero e Le amiche di Giorgio de Chirico, e Il burattinaio di Garzia Fioresi, ritratto intimista del mondo degli umili.
Nell’ultima sezione dedicata alla scultura s’inseriscono il drammatico gruppo bronzeo Il perdono di Libero Andreotti, gli anticlassici ritratti di Minguzzi e Mazzacurati, per concludere, con lo Studio di espressione di Eugenio Baroni, raffigurazione tragica in chiave espressionista degli orrori della guerra.

roberta vanali
mostra vista il 30 ottobre 2004


Italia quotidiana
Man, Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Via Satta 15, Nuoro
Aperto tutti i giorni escluso il lunedì
Orario 10.00 – 13.00 / 16.30 – 20.30
Telefono/Fax 0784 252110
Ingresso € 2,60 intero € 1,50 ridotto
Gratuito ultimo giorno di esposizione
A cura di Maristella Margozzi
Catalogo Man 20 €
man.nuoro@virgilio.it 
Gli artisti in mostra: Libero Andreotti, Arnaldo Badodi, Giacomo Balla, Contardo Barbieri, Eugenio Baroni, Antonio Barrera, Antonio Berti, Alfredo Biagini, Angelo Biancini, Renato Birilli, Amedeo Bocchi, Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Carlo De Veroli, Antonio Discovolo, Ercole Drei, Pericle Fazzini, Garzia Fioresi, Riccardo Francalancia, Nino Franchina, Achille Funi, Emilio Greco, Achille Lega, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Giannino Marchig, Vitaliano Marchini, Marcello Mascherini, Marino Mazzacurati, Luciano Minguzzi, Rolando Monti, Cipriano Efisio Oppo, Pasquarosa, Fausto Pirandello, Giovanni Prini, Ernesto Quarti Marchiò, Antonietta Raphael Mafai, Ottone Rosai, Quirino Ruggeri, Bruno Saetti, Alberto Salietti, Gregorio Sciltian, Pio Semeghini, Emilio Sombrero, Nino Springolo, Arturo Tosi, Mario Tozzi, Domenico Vagaggini, Mario Vellani Marchi, Alberto Ziveri


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