22 ottobre 2002

fino al 5.VII.2003 Espressioni artistiche dall’arcaico al moderno Sardegna, mostra itinerante

 
Preziosi materiali destinati a confezionare lussuose vesti per pontefici e sovrani, la porpora e il bisso hanno reso popolare l’isola fin dai tempi più remoti...

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L’introduzione in Sardegna della porpora nell’arte tintoria, si deve alla civiltà fenicia che la diffuse in tutto il Mediterraneo e il cui impiego fu esteso dal popolo romano. Per la sua insularità, l’isola ha assorbito antichissime e innumerevoli tradizioni nonché capacità attitudinali in particolare per la tessitura e la filatura di fibre pregiate. Il bissoo seta marina, fibra tessile ottenuta dalla secrezione di un gasteropode, si Davide Paderitrova tuttora nei fondali dell’isola di Sant’Antioco. Da quei filamenti setacei deriva un tessuto dalle sfumature metalliche che si accosta al color rame e la cui lavorazione, operata ancora in diversi centri isolani, consiste oggi nella tessitura di tappeti e l’intreccio di giunco o di foglie di palma.
Per la concretizzazione del progetto, a questi gioielli d’arte tessile, è stata accostata un’altra fondamentale e primordiale risorsa che ha fatto la storia dell’isola e ha richiamato l’interesse dei popoli mediterranei dall’antichità fino al secolo scorso: il carbone.
Rifacendosi al concetto di viaggio – precedentemente proposto dall’associazione Arrastos nel progetto Il trenino nell’arte – quaranta artisti, provenienti da diverse parti dell’isola, hanno fatto rivivere memorie ancestrali avvalendosi di quelle ricchezze naturali che hanno contraddistinto la Sardegna, estrapolando i cromatismi di questi pregiati materiali e presentandoli in un ampio percorso che dal Sulcis tocca la provincia oristanese e giunge in barbagia.
Le tappe della mostra trascurano inspiegabilmente una città come Cagliari alla quale non è mancata la tradizione della tessitura del bisso tanto meno quella dell’arte tintoria , in quanto la Fullonica, risalente al I secolo a. C. e decorata con preziosi mosaici, rappresenta la testimonianza più importante dell’isola. Gli artisti nel documentare l’evoluzione di un popolo arcaico si sono avvalsi di simbologie legate ai pigmenti del nero, porpora e bronzo ed ai concetti storico-culturali che ne conseguono.
La Navicella delle esperienze di Marilena Pitturru incarna il simbolo del popolo fenicio come dominatore incontrastato dei mari, mentre Sintesi di Antonio Ledda identifica la Sardegna come centro propulsore del Mediterraneo. Il raffinato Stendardodi Francesca Corradini, espressione del potere imperiale, si contrappone alla spartana ma nel contempo preziosa rete di Francesca CorradiniGemma Tardini che intende esaltare l’attività primaria che ha consentito di ricavare le preziose fibre. L’accoppiata Caracciolo-Broi, in quanto rappresentanti del Free Dog Club – il cui merito è stato quello di divulgare la Mail-Art in Sardegna – propongono una Cassetta postale, rivestita di infinite tonalità porpora dalla quale emerge un delfino apotropaico, portatore di salvezza in caso di pericolo nei mari. Il percorso espositivo, introdotto dalla cassetta nella quale i visitatori imbucano ogni sorta di messaggio, si articola in un tripudio di intensi cromatismi sulle sfumature dei rossi lacerati da profondi neri ed esaltati da tocchi di dorato e bronzo.

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roberta vanali


Bisso, porpora e carbone, espressioni artistiche dall’arcaico al moderno, fino al 5. VII. 2003, mostra itinerante a cura di Antonio Ledda presidente dell’Associazione Culturale Arte Etnica “Arrastos” Via Gialeto 6, Serramanna (Ca), telefono 070 9138735. Catalogo a cura di G. Auneddu, L. Basciu, C. Putzolu
La mostra itinerante ha preso avvio il 14 settembre presso la Biblioteca Comunale di Sant’Antioco, fino al 20 ottobre ha occupato i locali del Castello Salvaterra di Iglesias, dal 30 novembre al 15 dicembre la mostra potrà essere visitata nei locali della Pinacoteca Carlo Contini ad Oristano. Dal 1 al 23 marzo la mostra si trasferirà nelle sale del Museo Archeologico Genna Maria a Villanovaforru, mentre dal 12 al 17 aprile sarà visitabile presso la Torre Civica di Carbonia, l’iniziativa si concluderà con l’appuntamento alla Galleria del Palazzo Comunale di Seui dal 5 al 27 luglio.
Gli artisti partecipanti: Annalisa Achenza, Nicola Atzori, Giorgio Auneddu, Luciana Basciu, Maurizio Broi, A. M. Caracciolo-G. Broi, Giannetto Casula, Piercarlo Carella, Stefano Cerchi, Francesca Corradini, Pietro Costa, Fabrizio Da Prà, Marisa Delzotto, Giampaolo Desogus, Antonello Dessì, Antonio Ledda, Susanna Manca, Giorgio Masili, Isabella Mei, Carla Melis, Franco Meloni, Michele Mereu, Roberta Montali, Giulia Mostini, Movimento il Gallerismo, Mauro Mulas, Paolo Ollano, Davide Paderi, Franco Corrado Pau, Anna Maria Pillosu, Marilena Pitturru, Eurania Pusceddu, Mauro Rizzo, Alberto Scalas, Giovanni Serra, Rosalba Suelzu, Gemma Tardini, Franca Tronci, Anna Verona.


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