10 novembre 2006

arteatro_contaminazioni La pornographie des âmes

 
Dalla A di accattivante alla Z di (a) zonzo sul palco. Dai Coldplay a Èajkovskij, da Bjork a Nina Simone. Passando per un “assolo per deretano”. Diciassette danzat(t)ori nudi in scena per il ventennale di MilanOltre...

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Ci sembrava di aver già riposto nel cassetto gli spettacoli degli anni Sessanta/Settanta del Living Theathe, che metteva in scena corpi nudi in forma di pulsante protesta contro l’establishment politico e sociale. E invece ecco che il giovane coreografo canadese (Quèbec), Dave St-Pierre ci riporta indietro nel tempo, sostenendo la tesi, a sessione alfabetica, che la vera pornografia non stia nell’esposizione dei corpi nudi, ma nella continua prostituzione delle anime, con tanto di succo di pomodoro a raffigurare il plasma del dolore. Dalla D de Le puttane sante alla I de Il Gogo boy, dalla L de Il duetto Flexx alla P de Il cunnilingus, fino ad arrivare al Duetto Frocio e al Quartetto Lounge, i danzatori nudi in scena (citazione del Belga Estremo Jan Fabre?) corrono a perdifiato e ostentano i loro sessi senza alcun pudore, diversamente da quando si tratta di esibire o parlare delle angosce personali o delle pene d’amore. In uno spettacolo che tratteggia una carrellata documentaristica sulle varie forme di psicosi e di miserie umane, piuttosto che tentare un’analisi delle dinamiche (o della “dinamica”) dei fenomeni in questione, può ben accadere che una pingue ballerina mostri il suo corpo flaccido e debordante, che esige liposuzione, per stigmatizzare gli effetti negativi di una società opulenta e avida di cibo e per danzaDave St-Pierre, La pornographie des âmes re un grottescamente lirico Lago dei Cigni.
Non mancano, peraltro, quadri di potenza suggestiva affidati al movimento e alla danza: il ballerino che interpreta un assolo mostrando le terga in un crescendo parossistico di glutei palpitanti oppure il duetto sulla canzone dei Coldplay, The Scientist, in cui il coreografo affida al ruolo maschile, figura algida e indifferente alle ansie della partner, il perno del movimento femminile, in un susseguirsi di slanci e cadute non protette. Ma da tale carosello di movimenti non compiuti, di violenze sessuali mimetizzate tra il fumetto e il noir, di gesta eroiche disattese, di parodie di laghi e cigni, non emerge una lettura unitaria delle metastasi crudeli che devastano le nostre “anime contemporanee”. E questa lacuna drammaturgica si riflette anche nella qualità di movimento che non lascia spazio all’approfondimento, denuncia ma nasconde la mano, irride ma non dissacra, intenerisce ma non scuote. Nell’epidermico accostamento delle musiche (classica-tecno-pop-d’autore…) e di immagini di innegabile potenza, si rischia di sterilizzare momenti intensi. Come il quintetto di donne nude che, poco prima di mostrare le proprie vagine in un esteso develloppè, vengono coperte da gigantesche pecette, che, come nelle riviste porno, servono solo per censurare ipocritamente il disperato bisogno di contatto umano che si cela dietro il frenetico consumo di sesso della nostra società.
Pertanto l’apprezzabile intento di riportare alla ribalta un genere teatrale di colta e raffinata tradizione artistica, come il cabaret, ad opera del direttore artistico della rassegna, Luca Scarlini, risulta valorizzato al meglio dalle capacità attoriali e autorali di affermati registi del calibro di Mark Ravenhill e Tim Crouch, ospiti di Milanoltre, piuttosto che dalle prodezze naif di un giovane artista emergente.
Dave St-Pierre, La pornographie des âmes
bio: Dave St Pierre ha cominciato a ballare a cinque anni, trovando immediatamente la via al palcoscenico, alla televisione e del cinema. Nel 1992 entra all’Ateliers de danse moderne di Montréal, ma poco dopo inizia a lavorare con la Brouhaha Danse e in seguito con molti coreografi, tra cui Harold Rhéaume, Daniel Léveillé, Jean-Pierre Perrault, Estelle Clareton, Pierre-Paul Savoie e Alain Francoeur.
È stato attivo in molti ambiti, inclusa un’incursione nel mondo del Cirque du Soleil con le coreografie di Soleil de Minuit (2004). La pornographie des âmes, il suo spettacolo-rivelazione, presentato nel 2004 in Canada, è stato segnalato da una vasta tournée internazionale (Monaco, Francoforte, Berlino, Salisburgo e Amsterdam) e da vari premi, cui va aggiunta la citazione come personalità dell’anno assegnata dalla stampa canadese (Radio-Canada, Mirror, The Gazette, ICI, la Presse, Devoir).

link correlati
www.elfo.org
www.davestpierre.populus.ch

costantino pirolo
spettacolo visto il 13 ottobre 2006


MILANOLTRE 2006
festival di teatro, danza, musica e oltre
XX edizione – 22 settembre/15 ottobre
Life is a cabaret! Memorie del teatro
per informazioni miol@elfo.org  
Teatro dell’Elfo, via Ciro Menotti 11
Teatro Leonardo da Vinci, via Ampére 1
tel. 02 266.811.66, lun-sab 11.30/20.00
biglietteria@elfo.org


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