08 gennaio 2007

fino al 12.I.2007 Natività Firenze, Banca CR

 
Feste di Natale in gran spolvero per la Banca CR. Come dono ai fiorentini nove capolavori di arte sacra nella splendida Sala delle Colonne. Gioielli nascosti che finalmente vedono la luce...

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Gran regalo per questo Natale 2006. L’Ente Cassa Di Risparmio e Banca CR di Firenze offrono alla città e ai turisti la visione di nove capolavori d’arte sacra. Sono esposte nella Sala delle Colonne di via Bufalini le Natività che normalmente non sono visibili al pubblico e comunque lontane dai più noti percorsi culturali.
La nascita di Cristo è tema ispiratore e filo conduttore di queste opere, che attraversano la storia dell’arte dalla fine del 1300 fino alla metà del 1600.
Nel Tabernacolo con Madonna col bambino di Mariotto Di Nardo si nota come la formazione pittorica dell’artista fosse ancora fortemente influenzata dalla corrente tardo gotica e dall’influsso evidente di Lorenzo Monaco. L’importanza dell’opera sta più nell’essere stata acquisita per prima dalla collezione nel 1924 che non nel pregio pittorico, che non va oltre al nobile artigianato. Con la Natività e Adorazione dei Magi di Andrea Celesti siamo nell’ultima metà del ‘600 e naturalmente tutto è mutato nella società e nella rappresentazione pittorica nei due secoli che separano le opere. La coppia di tele qui esposte costituiscono un pendant della tarda produzione dell’artista, con caratteri stilistici maturi e un effetto luminoso che diviene preponderante nel contesto scenico. Il Bambino sembra emanare un bagliore diafano con effetti di fosforescenza, i colori sono vivi, la pennellata sciolta in “una ricerca di libertà pittorica totale”.
Naturalmente il rinascimento fiorentino la fa da padrone e le opere più significative sono due tondi: la Madonna che adora Gesù Bambino in un paesaggio di Francesco Botticini (1446-1498) e la splendida Madonna col Bambino e Angioli di Filippino Lippi (1457-1504).
Il tondo di Francesco Botticini
Nel primo quadro l’iconografia della scena rappresenta una caratteristica della produzione matura dell’artista. Il volto soave della Vergine è incorniciato da un impalpabile velo. Le due figure principali si stagliano solenni sullo sfondo fantasioso di fiori e rocce che va addolcendosi in una fuga di dolci colline e borghi turriti. Nel tondo di Filippino Lippi il restauro effettuato nel 1983 ha restituito quella raffinatezza e limpidezza cromatica tipica della sua grande arte. Il gioco di luci ed ombre ha anche riportato la cadenza prospettica del dipinto. Le figure di primo piano stanno su un proscenio dietro al quale ritmano la prospettiva edifici ornati da archi e nicchie ed un pavimento a riquadri bianchi e neri. Il paesaggio che si vede dall’arco aperto è un immaginario emergere di rocce appuntite da un vaporoso mare. Un’opera fondamentale nell’arte di Filippino Lippi, che si affranca da precedenti richiami raggiungendo la piena autonomia stilistica.

daniela cresti
mostra visitata il 27 dicembre 2006


Dal 12 dicembre 2006 al 12 gennaio 2007
Banca CR Firenze, Sala delle Colonne, Via Bufalini – Ingresso libero – Orario: 8.30 – 16.45 – Tel. 0552612573
BancaCR Firenze – Monica Biffoni
e-mail: monica.biffoni@carifirenze.it
Tel. 0552612012 Ente Cassa di Risparmio di Firenze- Emanuele Barletti – e-mail: emanuele.baletti@entecarifienze.it


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