29 gennaio 2007

fino al 19.II.2007 Hergé Parigi, Centre Pompidou

 
Applausi per Tintin a Parigi. Il Beaubourg ospita una mostra dedicata al re del fumetto Hergé. L’artista belga espone le sue opere e racconta la sua vita. Svelando il segreto del suo successo...

di

Un inverno all’insegna dell’illustrazione e della bande-dessinée. Negli ultimi tre mesi a Parigi sono stati presentati al grande pubblico i lavori di Willem, storica firma satirica di Libération, di Cabu, illustratore di numerose riviste francesi, all’Hotel de Ville, ed infine di Hergé. Il maestro belga dell’avventura a fumetti viene celebrato in occasione del trentennale del Centre Pompidou che, in collaborazione con la Fondazione Hergé, ha raccolto centinaia di schizzi, disegni, fotografie e pubblicazioni rare. Un classico che non passa di moda e che fa sognare attraverso le avventure del giovane e intraprendente giornalista Tintin e del suo fedele cane Milou.
La mostra è suddivisa in due aree del museo. L’ammezzato raccoglie i momenti più importanti di Hergé, disposti in cinque vetrine e mostrati al pubblico attraverso documenti, foto e pubblicazioni. È possibile così ripercorrere la vita di George Remi –che diverrà Hergé prendendo le iniziali invertite del nome- dalla sua nascita nel 1907 a Bruxelles fino alla morte, avvenuta nel 1983. L’illustratore belg© Hergé - Moulinsart 2006 a inizia la sua carriera lavorando al servizio abbonamenti del giornale XXeme Siècle, di proprietà dell’abate ultraconservatore Norbert Wallez, il quale lo inciterà, nel 1929, a creare un suo personaggio. Prende così vita Tintin, e un universo fatto di viaggi, storia e cultura.
Ma Hergé rimane anche un caso politico di grande eccezione. Le numerose vignette e foto del suo periodo di scoutismo mettono in luce una figura profondamente cattolica e di destra. Non a caso il primo racconto Au pays des Soviets avviene sullo sfondo di una Russia comunista. In risposta ad accuse di integralismo, Philippe Goddin, autore dei cinque volumi sulla biografia di Hergé, risponde che l’autore di Tintin “era un uomo di destra, ma anticonformista, che negli ultimi anni di vita ripeteva spesso la frase di Nietsche: ‘Tutte le convinzioni sono una prigione’”.
Ma al di là dell’uomo, dei suoi amori e delle sue paure –raccontate in maniera informale e divertente attraverso le risposte al questionario di Proust stampato su una grande parete– la seconda parte della mostra nei grandi spazi del piano sotterraneo si concentra sulle opere e i personaggi dell’immortale saga di Tintin.

giulio zucchini
mostra visitata l’8 gennaio 2007


fino al 19.II.2007 – Hergé
Centre Pompidou, Place Georges Pompidou (metro: Hotel de Ville) – tutti i giorni 11 – 22, chiuso martedì. Ingresso gratuito – www.centrepompidou.fr – Per informazioni tel. +33(0)144781233 – Catalogo Hergé par Hergé – Edizione Moulinsart e Centre Pompidou, 15 x 15 cm, 1024 pagine, € 35 – dorothee.mireux@centrepompidou.fr – tel. +33(0)1 44 78 46 60


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui