08 gennaio 2001

Fino al 28.I.2001 Vegetali Ignoti Busto Arsizio (Varese), Fondazione Bandera per l’Arte

 
In coincidenza con l’importante mostra “Ottocento Italiano. Da Lega a Wildt”, la Fondazione Bandera per l’Arte prosegue il suo programma di valorizzazione di nuove espressioni estetiche, con la rassegna “Vegetali ignoti”…

di

“Noi odiamo i gruppi e le tribù. I gruppi ci fanno pensare al Mortirolo, la salita più dura del Giro d’Italia. Cosa ci facciamo al Bandera?”
Questo è quello che si domandano gli artisti di Vegetali Ignoti, esperienza collettiva nata nel 1994, che rifiuta la definizione sia di movimento sia di gruppo, preferendo porsi al di fuori di queste categorie, per aprirsi ad un dibattito culturale che trascenda il sistema dell’arte.
La Fondazione Bandera di Busto Arsizio, affiancando questa rassegna a quella dedicata alle maggiori scuole regionali dell’800 italiano, prosegue il suo programma teso a sostenere esperienze artistiche nuove e linguisticamente anticonvenzionali.

La mostra, a cura di Francesco Tedeschi e Elena Di Raddo, propone i lavori dei cinque artisti più rappresentativi di questa compagnia. La presenza di venti opere tra cui dipinti, sculture, installazioni e progetti, favorisce un confronto tra diversi linguaggi espressivi e induce alla riflessione sulla società contemporanea.
L’ipocrisia della cultura del nostro tempo è denunciata da Jane’s Crib di Molinari, opera ispirata a un fatto di cronaca relativo alla sperimentazione sugli animali da laboratorio. Un altro tipo di riflessione è suggerita da Italiana Ars Vocis, opera di Al Fadhil: quattro voci leggono nomi di artisti italiani dal XII al XX secolo, creando un ponte tra l’arte del passato e l’età del digitale. Riccardo Paracchini rielabora, invece, in dipinti di grandi dimensioni, immagini provenienti dalla pubblicità e dalla moda, traformandole in Madonne e Angeli che ripropongono la funzione moralizzatrice della pittura. L’intento comunicativo e divulgativo di Vegetali Ignoti è rappresentato sia dalla pubblicazione di quaderni d’arte (tutti i numeri sono presenti in mostra), dove prendono la parola artisti, amici e critici per comunicare le proprie posizioni e l’evoluzione dell’opera delle singole personalità, sia dall’attività di Carlo Buzzi, che si serve di strumenti propri della comunicazione pubblicitaria e di rimandi grafici ai suoi siti internet, per portare l’arte verso la totale multimedialità.
Scarabelli
L’opera di Luca Scarabelli, infine, propone un’indagine sul senso della pittura: la rappresentazione del paesaggio viene completamente stravolta, nonostante l’uso della tradizionale tecnica a olio.

Articoli correlati
L’Ottocento Italiano alla Fondazione Bandera
Riccardo Parachini e Luca Scarabelli al Chiostro di Voltorre
Per saperne di più…
Il sito ufficiale di vegetali Ignoti
Il sito della Fondazione Bandera per l’Arte


Silvia Turconi


Fino al 28 gennaio 2001
Vegetali Ignoti. Al Fadhil, Carlo Buzzi, Johannes Dario Molinari, Riccardo Paracchini, Luca Scarabelli
Busto Arsizio (Varese), Fondazione Bandera per l’Arte, via Andrea Costa 29, tel. 0331. 322311; fax 0331.398464; mail: info@fondazionebandera.it
Orario: da martedì a venerdì 10- 12.30; 15.30-19. Sabato e domenica 10-13; 15-19. Lunedì chiuso
Ingresso: intero 10 mila lire; ridotto 7 mila lire (comprensivo dell’entrata alla mostra Ottocento Italiano Da Lega a Wildt)
Catalogo: Quaderni d’arte, editi da Vegetali Ignoti



[exibart]


1 commento

  1. Prima di leggere quest’articolo -davvero fatto bene…senza scherzi- pensavo che “vegetali ignoti” fosse una ricetta culinaria non molto ben riuscita di mia madre…

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui