05 ottobre 2007

fino al 3.XI.2007 Christian Rainer & Karin Andersen Bergamo, Traffic Gallery

 
Un alieno canta. Con la voce cupa di un novello David Sylvian, uno straniero restituisce i nomi alle cose, si bagna nel lago d’inverno e pianta fiori di plastica. Come all’origine degli oggetti, si vedono presenze di sola forma. È il debutto della nuova galleria bergamasca...

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Se un giorno arrivasse un alieno, chi lo riconoscerebbe? Come? E se l’alieno avesse un paio d’orecchie appuntite, sarebbe sufficiente a renderlo tale? Basterebbe crederlo di un altro pianeta, vedendolo a testa in giù, dentro un ombrello, o guardandolo fare il bagno su un materassino, in un lago, d’inverno? Ma lo straniero, quello che viene da chissà-dove, giunge dall’altrove. E si sa, è un tipo strano, per l’appunto Stranger, come recita il titolo della mostra.
All’apparenza giocosa, ma intrisa di dolce decadenza e di una seria inflessione citazionale, prende abbrivio la prima personale bergamasca di Christian Rainer (Austria, 1976) e Karin Andesen (Burghausen, Germania, 1966). Il progetto Stranger si declina a partire dalle movenze eleganti dei piani sequenza di un videoclip. Un filmato che si evolve in una narrazione completa, a partire da un promo realizzato per il primo singolo dell’artista austriaco. A partire da questa pellicola, alcune immagini sono state trasposte e ri-editate, formando un supporto a metà fra il mezzo fotografico e il frame cinematografico. Inoltre, per i collezionisti di videoarte, è a disposizione la copertina del DVD, rivestita con foglie d’edera. Questa versione, posta in una piccola teca di cristallo, dona un tocco lezioso ma d’impatto curioso all’andamento lineare dell’intera esposizione. Interessante il lavoro di Rainer per chi si concentra sulle note del brano Stranger. La lunga romantic ballade si stende senza fretta, cadenzata su pochi accordi, riempiendo l’atmosfera della galleria di un elemento musicale morbido, dai toni bassi.
Karin Andersen & Christian Rainer - Outside under everybody's eyes - 2006 - stampa lambda - cm 60x80
Una componente, questa, che da sola basterebbe a far fiorire dei bulbi, piantati per aria. La tristezza, infatti, lascia il posto alla scoperta del personaggio di Karin Andesen, lo straniero dalle orecchie a punta. Quell’alieno-a-tutto che viene riproposto come soggetto all’interno delle composizioni fotografiche e filmiche della coppia. Nel racconto delle peripezie di questo estraneo, alle prese con la novità delle cose, prendono posto immagini semplici e poetiche insieme. L’esplosione lenta della scoperta quotidiana avviene, in realtà, come un motore veloce, un tramite utile agli esperimenti di un corpo. Di un corpo sempre alieno a sé stesso che, nei connotati di Rainer, è denotato di un viaggio. La dimensione per eccellenza nella quale fare prove di significato, prove di volo. Proprio come recitano alcuni versi del testo: “Questa notte le entrate sembrano fantasmi / ed io ho una spalla allagata / un ombrello da un posto / e accanto te / che vuoi andare in giro a vedere / i colori di stagione / guarda noi / verdi, gialli, rossi, marroni / guarda me marrone / fuori dagli occhi di tutti / straniero”.

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dal 27 settembre al 3 novembre 2007
Karin Andersen & Christian Rainer – Stranger
Traffic Gallery
Via San Tomaso, 92 – 24121 Bergamo
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0350602882; info@trafficgallery.org; www.trafficgallery.org

[exibart]

2 Commenti

  1. bellissimo articolo, poetico quanto il lavoro di cui parla.
    E’ un peccato che non si riesca a capire chi lo ha scritto…
    Bravo l’autore o l’autrice.
    A.F.

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