04 luglio 2008

fino al 17.VIII.2008 James Turrell Varese, Villa Panza

 
Le sale delle Scuderie raccontano l'esperienza di un'impresa. Un progetto nato nel 1974, all'interno del vulcano spento nel deserto dell'Arizona. Foto, video, rilievi, sezioni e testi astrali...

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Noi sappiamo come è fatta una stella dal modo in cui brucia. Guardando la luce che una stella dà possiamo ricavare quali materiali stiano bruciando e a che temperatura. Quindi tutto è rivelato, perchè nella luce c’è verità assoluta. Non esiste una cosa come la luce artificiale: siamo noi che la facciamo e noi non siamo artificiali”. Questa è l’opinione che James Turrell (Los Angeles, 1943; vive in Arizona) ha in merito all’ambiente, tema principale dell’intervista che Lucia Borromeo, nel 2001, ha sottoposto all’artista.
La testimonianza concreta di questo pensiero è sublimata nell’ambizioso Roden Crater project, l’opera che rappresenta la summa concettuale dell’artista americano. L’autore che meglio ha saputo indicare come l’architettura degli spazi in Terra possa avere corrispondenze e poi, a sua volta, modificare la volta celeste. Gli studi rivelatori di questo concetto, da oggi, si possono osservare nei lavori esposti a Villa Panza.
Sono dunque il cielo e le sue manifestazioni, tracce dei movimenti astrali, le vere protagoniste di questa rapida rassegna dal titolo Oltre la luce, allestita nelle Scuderie della villa; due sale di medie dimensioni, situate a piano terra, al di fuori delle aree verdi dell’enorme parco circostante.
James Turrell - Roden Crater project, Alpha Tunnel, avvicinandosi all'Alpha Space - photo Agostino De Rosa e Imago Rerum Team
Una video-intervista racconta come sono avvenuti i momenti progettuali e i rilevamenti che hanno portato l’artista a scegliere il sito ottimale per realizzare il progetto. Durante alcune silenziose esplorazioni del deserto, la telecamera segue Turrell in osservazione, mentre s’imbatte nel vulcano spento del Painted Desert dell’Arizona e spiega com’è stato scelto il sito; quell’area di siccità dove oggi sorge la più sperimentale sede architettonica dedicata interamente alla percezione e alla registrazione delle diverse intensità luminose. Alle pareti della sala, alcune fotografie e diversi modelli scalari descrivono la forma affilata della bocca del cratere, che si trasforma in uno skyspace naturale; una dimensione in cui un qualsiasi osservatore posto nel punto più basso del catino riesce a sentirsi come sospeso, innalzato. Verso quel cielo che, attraverso aggregazioni e fusioni di forme architettoniche, sembra arrivare vicino al naso di chi guarda le sue volte.
James Turrell - Roden Crater project, Alpha Space, la copertura esterna - photo Agostino De Rosa e Imago Rerum Team
Nella seconda sala si conclude il percorso di una mostra cesellata da un allestimento, sonoro e scenico, d’eccezionale rarità. L’osservatore viene infatti accolto da un buio pulsante, un’atmosfera preparatrice che fa brillare gli schermi di sette monitor. Sette filmati corredati da un’ampia ricerca orografica e da un compendio di testi descrittivi che analizzano, con sezioni e planimetrie, alcune delle componenti architettoniche del Roden Crater: il Fumarole space, il South space e l’East space, il West Portal, il Sun&Moon space, il Beta Tunnel e via descrivendo.
Un’ennesima perla, che conferma nuovamente la sensibilità di un grande mecenate e delle sue scelte, occasioni di bellezza senza apparenze e di affinità senza ridondanza.

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dal 16 maggio al 17 agosto 2008
James Turrell – Roden Crater project
a cura di Agostino De Rosa
Villa Menafoglio Litta Panza
Piazza Litta, 1 (loc. Biumo Superiore) – 21100 Varese
Orario: da martedì a domenica ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17.30)
Ingresso: intero € 9; ridotti € 4/5
Info: tel. +39 0332283960; fax +39 0332239669; faibiumo@fondoambiente.it, www.fondoambiente.it/luoghi/Biumo/

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