Deyan Sudjic
Nato il 9 giugno 1952 a Londra
Educazione
Liceo di Latymer, Londra
Università di Edimburgo
Laurea in Architettura
Dopo la laurea ha scelto di non praticare la professione di architetto, lavorando però come critico, curatore di mostre e redattore. Ha scritto diversi libri sull’architettura, organizzato una serie di mostre di successo, e scritto ampiamente sull’architettura e il design sia per un pubblico generico in quotidiani nazionali, sia per la stampa specializzata. La sua esperienza manageriale include la fondazione della premiata rivista “Blueprint”, della quale è stato prima redattore e poi direttore editoriale. Ha avviato anche altre riviste tra cui “Tate” e “Eye”. Per quattro anni è stato direttore del progetto “Glasgow 1999 UK City of Architecture”, per cui ha ricevuto dalla regina Elisabetta II l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi resi all’architettura.
Dal febbraio 2000 critico per l’architettura per il quotidiano “The Observer”.
Attività precedenti
Progetto “Glasgow UK City of Architecture and Design 1999” –Direttore. Febbraio 1996 – aprile 2000.
Nel 1999 Glasgow è stata città britannica dell’architettura e del design. E’ stata la più grande e più ambiziosa celebrazione di architettura e design mai tentata in Gran Bretagna. Sudjic ha organizzato e realizzato il programma su un periodo di quattro anni riuscendo ad attrarre un milione di visitatori.
Il programma è costato 45 milioni di sterline. Ha ottenuto i fondi grazie ai fondi della lotteria destinati allo Scottish Arts Council e al National Heritage e grazie al Fondo Regionale Europeo per lo Sviluppo e a investimenti di 10 milioni di sterline da parte di imprenditori commerciali e a più di 750.000 sterline degli sponsors del settore privato.
Quell’anno ha incluso tre progetti principali – l’inaugurazione del Lighthouse, il Centro Nazionale Scozzese per l’Architettura, il Design e la Città, ottenuto dalla conversione, costata 12 milioni di sterline, del primo edificio pubblico di Charles Rennie Mackintosh, il progetto di case per il futuro, che ha coinvolto otto architetti da Tokyo a Londra a Glasgow che hanno costruito 120 abitazioni innovative, e i Millennium Spaces – cinque nuovi spazi pubblici nelle proprietà di periferia della città che combinano arte, paesaggio, architettura e design. E’ stato anche organizzato un grande programma di educazione – che, tra le altre cose, ha previsto un architetto in ogni scuola di Glasgow e un piano di innovazione che ha toccato ogni scuola in Scozia.
Parte centrale dell’anno è stata rappresentata da un programma di mostre popolari su vasta scala da lui ideate. Esso includeva otto mostre principali per le quali era responsabile direttamente, altre organizzate in collaborazione con altre istituzioni, come il Vitra Museum, altre ancora organizzare direttamente dalla città di Glasgow.
Visiting professor
Per quattro anni, tra il 1993 e il 1997 è stato visiting professor di Teoria e Storia del Design all’Università di Arti Applicate di Vienna.
Direttore editoriale
Nel 1983, insieme a un gruppo di giornalisti, designers e fotografi, ha fondato “Blueprint”, rivista internazionale di architettura e design. Nel corso degli undici anni, sotto la sua direzione, “Blueprint” ha vinto una serie di premi importanti per le sue qualità editoriali e di design e si è imposto come voce autorevole nell’architettura e nel design.
Mostre
Ha curato una serie di mostre su architettura e design
Norman Foster: exploring the city (Norman Foster: esplorando la città)
British Museum giugno-ottobre 2001
Ho curato la prima mostra su di un architetto vivente allestita nel British Museum con più di 250 000 visitatori
The Architecture of Democracy (L’architettura della democrazia)
McLellan Galleries , Glasgow, 29 aprile – 16 luglio 1999
Nel contesto del nuovo parlamento scozzese questa rassegna ha affrontato l’impatto dell’architettura sul modo che le democrazie hanno scelto per rappresentare se stesse attraverso i loro palazzi.
Home (Casa)
Glasgow Green , 14 giugno – 30 ottobre 1999
Un’esposizione che segue la collisione tra l’immagine popolare del mondo domestico e quella di un architetto del ventesimo secolo.
Design as identity (Il design come identità)
Louisiana Museum, Humlebaek Danimarca, 1996
Ho lavorato come consulente per questa importante mostra sul design europeo che è stata parte di un programma di attività organizzate dalla città di Copenhagen per il suo ruolo di capitale europea della cultura l’anno successivo. La mostra ha attratto più di 170 000 visitatori.
An opera house for Wales (Un teatro dell’opera per il Galles)
Museo Nazionale del Galles, Cardiff / Oriel Gallery, Cardiff, 1994
Su invito del Cardiff Bay Opera House Trust ho ideato, curato e realizzato due mostre che hanno avuto luogo contemporaneamente basate su un concorso per il nuovo teatro dell’opera di Cardiff vinto da by Zaha Hadid
The Public Realm (Il reame pubblico)
Heinz Gallery, Londra, 1990
New British Architecture – Foster Rogers Stirling (La nuova architettura britannica – Foster Rogers Stirling)
Royal Academy, Londra, 1986.
Ero co-curatore di questa mostra che ha rappresentato una pietra miliare negli anni ottanta per aver posto l’architettura in un contesto culturale più vasto.
Alcune pubblicazioni
2000 John Pawson works
1999 Ron Arad. A monograph
1997 The Architecture of Erick van Egeraat (pubblicato in Svizzera e Olanda)
1995 The Architecture of Richard Rogers (Pubblicato in Gran Bretagna, America e Germaia)
1992 The 100 Mile City. A study of the rapidly evolving modern city (pubblicato in Gran Bretagna, America e Giappone)
1990 Rei Kawakubo : A monograph on the Japanese fashion designer
1989 Cult Heroes: An investigation of the mechanics of celebrity
1986 New British Architecture. The architecture of Richard Rogers, Norman Foster, and James Stirling
