Fino al 29.IX.2013 Nicola De Maria Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

Geografie e percorsi si articolano tra e nelle circa 300 opere su carta (a partire dagli anni ’70 ad oggi) e interventi site specific della mostra I fogli che il vento mi sparge sono disegni di vento e di animali di Nicola De Maria (Foglianise, 1954): il disegno è all’origine di tutta la produzione dell’artista e ne svela la poetica. 

All’esponente della Transavanguardia è dedicato lo spazio dell’Exhibition Area al primo piano del Museo. I colori avvicinano, accolgono e spingono il visitatore in un mondo quasi fantastico. Ci si trova immersi in sentieri emotivi che percorrono arte, geografia e linguaggio: tracce e pensieri che costituiscono una precisa e solida costruzione intellettuale. Itinerari dell’anima che si sviluppano tra colori, segni e parole come all’interno di una composizione musicale: «I miei disegni che sono bandiere della gioia e della forza. Suonano le campane fugge l’infelicità del mondo. I miei disegni sono fiori magici, usignoli fatati». 

I colori vividi conducono verso una dimensione interiore, quasi onirica, in cui la complessità della narrazione, tesa a rappresentare spunti di verità e conoscenza, è declinata attraverso linee articolate, forme geometriche e punti. Fogli sovrapposti tra loro, la leggerezza della carta dei disegni che dialoga con la solidità dei muri su cui l’artista ha realizzato degli interventi site-specific (uno dei quali di dimensioni imponenti, 9×4 metri), portano a scoprire dimensioni diverse, più o meno velate, simbolo della volontà di ricerca e dell’ espressione di quell’invisibile e personale verità delle cose. La superficie stessa diventa supporto e parte integrante della profondità del pensiero dell’artista che pone l’intuizione al centro del processo creativo suscitando sentimenti di meraviglia e stupore.

Oltre ai lavori provenienti da gallerie, collezioni private e museali, sono presentati anche un nucleo inedito di opere, parte dell’archivio dell’artista, e una serie di lavori che da tempo non vengono esposti al pubblico tra cui, per rimanere in città, l’invito del 2004 per la mostra alla Galleria Giorgio Persano. Disponibile anche un ricco catalogo edito da Silvana Editoriale, con testi di Danilo Eccher e Rudi Fuchs, corredato da un’ampia scelta di contributi critici.

Mostra visitata l’8 settembre 2013