22 settembre 2013

Fino al 26.X.2013 Thomas Lange Milano, Fondazione Mudima

 
Ex “giovane selvaggio” della Berlino dark-underground fine anni ’70 e inizio degli ’80, Thomas Lange espone per la prima volta in Italia opere recenti. Rielaborando un segno gestuale in bilico tra astrazione, informale, action painting americana -

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Si consiglia di iniziare il percorso espositivo dal seminterrato della Fondazione Mudima di Milano, dove nella piscina con piastrelle nere, concepita per ospitare 14 tavole che componevano l’installazione La quinta del Sordo Hommage a Goya (1977) di Wolf Vostell, l’artista berlinese Thomas Lange (classe 1957) espone Showerpaintings. Hommage a Wolf Vostell, composto da strutture di griglie metalliche di varie forme e dimensioni dipinte con smalti. Questa  installazione site-specific carica di energia e di forte impatto scenografico è amplificata dal luogo in cui si colloca, infatti, le stesse opere esposte in uno spazio asettico, tipo white cube, non avrebbero di certo lo stesso fascino. 
Thomas Lange Gabriele Bedini-2010-tecnica mista-su tela-200x200-cm
Mentre il cospicuo numero di opere sviluppate intorno al tema della Vera Icona (2010-2013), ovvero alla reliquia cristiana nominata la Veronica, il panno di lino con il quale venne asciugato il volto di Gesù e sul quale, secondo la tradizione rimase impressa la sua immagine, sono decisamente troppe. 
In questa serie Lange risulta ripetitivo e più manierista ed è meno intenso che nell’installazione ambientale di cui si è già scritto sopra. Forse i curatori Davide di Maggio e Davide Sarchioni avrebbero dovuto mirare più alla qualità, che alla quantità e selezionare alcuni ritratti più enigmatici dell’amico e compagno di vita Mutso Hirano, assurto a modello di una ipotetica Icona contemporanea e di una celebrazione della pittura.  
Superati i modelli di Baselitz, Kiefer e Lupertz, nei lavori recenti Lange ha intrapreso una riflessione sul significato della figura, sul processo pittorico e sull’immagine come un’apparizione e una liberazione dell’istinto creativo, sviluppando un segno di una gestualità violenta e una pennellata sempre vigorosa, ma più libera e dai colori vitalistici, dai toni meno drammatici del suo periodo espressionista. Osserverete che è più intrigante quando la figura o il ritratto si dissolvono in cancellazioni, sovrapposizioni o colature di colori e successive  rielaborazioni segniche  più materiche  che aprono il nostro sguardo ad associazioni immaginative soggettive fuori da schemi preordinati. Infine un suggerimento: la coppia Lange – Hirano poteva evitare la performance inscenata al vernissage della mostra fuori contesto e dejà vù. Il troppo storpia.
Jacqueline Ceresoli
Mostra  visitata il 17 settembre  
Dal 17 settembre al 16 ottobre 2013
Thomas Lange, Fondazione Mudima
Via Tadino 26- 20124 Milano
Orari : lunedì –venerdì 11.00-13.00/15.00-19.30
Info: www.mudima.netinfo@mudima.net              

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