03 novembre 2014

Fino all’8.XI.2014 Joe Reihsen e Charlie Billingham Brand New Gallery, Milano

 
Uno è americano, l'altro inglese. Uno vaga con l'immaginazione tra luci al neon e colori acidi, l'altro preferisce riconsiderare il passato, fondendo narrazione e storia. Unico comune denominatore: il colore -

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Varcare la soglia della galleria milanese Brand new Gallery significa farsi catturare da due mondi inediti e imperdibili. 
Gli artisti Joe Reihsen e Charlie Billingham sono nati in due continenti diversi, e impregnati di culture fortemente differenti, ma entrambi sono stati capaci di far sentire la loro voce, grazie a sperimentazioni artistiche che hanno portato a lavori che si possono ormai definire “maturi”, dov’è evidente l’attenzione particolare data al colore e alla superficie pittorica.
Joe Reihsen, vista della mostra, Brand new gallery
La tela bianca viene affrontata in modo totalmente diverso dai due artisti trentenni: per Joe dipingere significa creare giustapposizioni di colori, ricercando effetti di luce che conducono a cromatismi irreali, mentre Charlie si lascia ispirare dal passato, in particolare dal periodo storico che va dal tardo 1700 a tutto il diciannovesimo secolo, utilizzando un linguaggio che prende spunto dall’interior design, dalla storia dell’arte e dalla grafica.
La resa luminosa dei dipinti di Joe Reihesen, che vive e lavora a Los Angeles, gioca con gli occhi dello spettatore, immergendolo in una nebbia acida, ponendolo su una superficie fluttuante, senza solidità, e conducendolo infine all’esplorazione di forme e colori che sembrano illuminati da un neon.
Le tecniche utilizzate, come il frottage, la combinazione di aerografi e il collage, sono molteplici e procurano coinvolgimento, sia nel processo che che risultato raggiunto nell’opera finita.
I lavori esposti nella sala 1 della galleria milanese sono veri e propri racconti, come ci suggeriscono i titoli, attimi di quotidianità fissati sulla tela, quasi come pensieri che restano a lungo nella mente, o sensazioni forti che sfuggono via, come la gioia, la passione, o la malinconia che si porta dietro una giornata di pioggia a Parigi.
La frase “Épater la bourgeoisie”, letteralmente ”Sbalordire la borghesia” usata dai poeti decadentisti del diciannovesimo secolo francese Baudelaire e Rimbaud e dagli Esteti inglesi, con a capo Oscar Wilde, potrebbe essere il motto dell’artista londinese Charles Billingham
Nei suoi dipinti, vengono proposti calzoni larghi, parrucche, gioielli e un umorismo vagamente escatologico, i quali rispecchiano la sua idea della fase storica tra la fine del 18 ° e 19 ° secolo, un periodo caratterizzato da forti trasformazioni sociali che hanno portato alla progressiva affermazione della borghesia moderna, con il conseguente rinnovamento del gusto occidentale. 
La ripetizione, evidente di tela in tela, è una parte dell’idea che Billingham ha della storia, che è per noi europei qualcosa di disconnesso, una sequenza di cambiamenti del gusto, un tema per una festa in costume.
Altre opere di Billingham esposte nella mostra sono strumenti musicali e animali ritratti in combinazioni cromatiche azzardate e provocatorie. Quando dipinge infatti, l’artista si focalizza sulla superficie, sui tipi di pigmenti e sulla loro consistenza.
Eleonora Gargantini
mostra visitata il 4 ottobre 
Dal 2 ottobre all’8 novembre 2014
Joe Reihsen/Factory paint, aftermarke t interior 
Charlie Billingham/J‏am standard 
via Carlo Farini 32, 20159 Milano (Italy)
Orario: Martedì-Sabato 11.00-13.00/14.30-19.30
Info: 02-89.05.30.83, info@brandnew-gallery.com

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