29 luglio 2015

Si fa presto a dire mostra

 

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Negli ultimi anni il lavoro degli allestitori è diventato sempre più funambolico. Quasi quanto quello degli addetti alle pulizie dei musei alle prese con pareti sghembe e vetrate oversize. 
Qui Katie Morais del reparto allestimenti del British Museum di Londra sta montando nella Great Court del museo un’opera dell’artista inglese Zak Ové, figlio d’arte e originario di Trinidad (il padre, Horace Ové, nato a Trinidad, è un noto filmmaker indipendente, la sorella Indra è attrice di una certa fama). Il Moko Jumbie in questione – questo è il titolo dell’opera –  non è solo grande (e fino qui, passi), ma deve anche galleggiare in aria. E qui invece la cosa si fa seria. Ma l’obiettivo è nobile: l’omaggio alla cultura africana, “Celebrating Africa”, in corso questa estate.    

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