25 novembre 2015

Contro la paura? Piovono soldi!

 
n annuncio che, a sentirlo, non ci si crede. Un miliardo per la cultura! Lo dice il Premier Renzi, che aggiunge 500 milioni per le forze dell'ordine e 500 euro come bonus-studenti. E cosė l'Italia risponde al terrore? Forse sarebbe meglio rispondere agli italiani, prima

di

«Per ogni euro in più investito sulla sicurezza investiremo un euro in più sul nostro patrimonio culturale e nelle periferie». Olé, Mister Renzi, che vuole con questa proposta dare una risposta al terrore, dopo Parigi, anche se la risposta più che un’entità decisamente astratta, andrebbe data agli italiani.
Chissà, magari sarà la volta buona, anche se le parole del premier al convegno “Italia, Europa: una risposta al terrore”, nella Sala degli Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini sembrano un po’ degli slogan che hai voglia a rendere realtà: «Per ogni intervento sulla cyber security deve crescere una startup. Ci deve essere più pulizia nelle nostre periferie. La risposta non può essere solo securitaria».
E gongola ovviamente Franceschini, che twitta la proposta di Renzi come una manovra che l’Italia aspettava da decenni. 
Preso dal panico di questi giorni, in realtà, Renzi promette sovvenzioni alle forze militari e 150 milioni di euro per la “cybersecurity”, per integrare le banche dati e identificare così i potenziali sospetti e mezzo miliardo per le esigenze strategiche e più “uomini in strada”. 
Ci consentite un po’ di scetticismo nei confronti di uno stato di polizia stradale, perché in fondo è questo quello di cui si tratta?
Ma Renzi-tornado incalza e viene alla cultura come “credo italiano”: «Loro immaginano il terrore, noi rispondiamo con la cultura. Distruggono le statue, noi amiamo l’arte. Distruggono i libri, noi siamo il Paese delle biblioteche. Noi non cambieremo mai il nostro modo di vivere, si arrenderanno prima loro». “Loro”, mah. 
Piuttosto, auspicabili davvero, sarebbero i cinquanta milioni di euro annunciati per borse di studio, perché a fermare “loro” – forse formando nuove politiche – ci penseranno le generazioni di domani. Per le periferie e la loro rivitalizzazione 500 milioni, ma si deve correre: i progetti dovranno essere presentati entro il 31 dicembre e spesi entro l’anno solare 2016. Quanta fretta! Sarà mica che c’è già qualcosa di pronto da mettere a posto? Troppo scettici? (MB)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui