22 gennaio 2016

Una violenza al profumo

 
Quest'oggi sarà la giornata del caos. Perché su social media le posizioni si divideranno e ancora una volta la piazza pubblica mieterà vittime. In barba alle vittime delle molestie di Colonia

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Le molestie? Colpa delle donne. Del loro profumo e del loro abbigliamento. Sarà una giornata di sdegno, tutta rivolta contro l’imam di Colonia, Sami Abu-Yusuf, che alla TV russa ha riportato pari pari: «Uno dei motivi per cui gli uomini musulmani violentano o infastidiscono le donne è per come vanno vestite. Quando se ne vanno in giro mezze nude e profumate, accadono certe cose. È come buttare olio sul fuoco». 
Hai capito? Un po’ come la storia che le ragazze vengono stuprate perché portano le minigonna. E noi che credevamo di non poter più sentire certe storie…In parole povere, insomma, queste “poverette” se la vanno a cercare, e gli uomini (musulmani e non) fanno la parte di animali allo stato brado, incapaci di dare un freno ai propri istinti. Ma che bella società moderna!
Pare che l’imam, secondo il giornale tedesco Bild, predichi in un quartiere problematico di Colonia, e sia da anni sotto osservazione dell’ufficio federale per la salvaguardia della costituzione del Nordreno-Vestfalia.
Insomma, c’è poco da fare: non si riesce ad essere civili, né in un modo  né nell’altro: l’accoglienza genera mostri, la mancata integrazione genera mostri, l’indottrinamento anche, e se ora devono diventare mostri, sirene ammaliatrici dal pianto di coccodrillo pure le ragazze di mezzo mondo, perché ci sono in mezzo non solo le occidentali, ma anche quelle islamiche, ortodosse o buddhiste, per qualche peccato di vanità non se ne viene più fuori. 
Sarebbe ora invece che venisse fuori la precisa dinamica delle violenze di Capodanno in Germania, salite a oltre mille. E se davvero la questione è del profumo e della scollatura (difficile credere a quest’ultima prova, in una notte di dicembre nel Nord Europa) vorrà dire che l’Illuminismo ha perso. E altro che fattoria degli animali! (MB)

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