08 febbraio 2016

L’infinito secondo Tillmans

 

di

Wolfgang Tillmans ci ha abituato a una fotografia spiazzante, a volte risultato di un errore e della casualità che lui non ha mai cancellato, altre volte molto studiata e che egualmente costituisce una sfida allo sguardo. 
In questa serie di immagini cui lavora dal 1995, raccolte nella mostra “On the Verge of Visibility” inaugurata da pochi giorni al Museo d’Arte Contemporanea di Serralves in Portogallo (fino al 30 aprile), l’artista tedesco enfatizza quelli che lui chiama “Paesaggi Verticali”. Fotografie in grande formato (fino a 4 metri) del fenomeno naturale della luce quando il giorno si fonde con la notte, la terra e il mare incontrano la linea dell’orizzonte e le nuvole si confondono con il cielo. La forza di queste immagini consiste nel proporre un lavoro che appare visivamente e formalmente perfetto, saturo di una materialità che slitta verso l’immateriale. Un po’ come i paesaggi di Caspar Friederich, ma meno romantici.

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