11 marzo 2016

Sophie, la ribelle

 
Usiamo un titolo un po' provocatorio per plaudire al gesto di Sophie Marceau. Non una politica, ma un'attrice, che rifiuta una delle più alte onorificenze dello Stato francese. Per non unirsi al sangue

di

Il “problema” di Sophie Marceau? Il non aver voluto condividere il palcoscenico della “Légion d’honneur” con il Principe ereditario saudita, Mohammed ben Nayef. Un vero scandalo, che fa della protagonista de Il tempo delle mele, diventata icona del cinema mondiale anche grazie a questo suo primo film adolescenziale, una rinnovata diva, e dal polso ben saldo. 
Perché questo rifiuto, a quasi 50 anni di età e nei confronti di un riconoscimento che è il massimo che lo Stato francese possa assegnare? La risposta è arrivata con un “Et voilà” su twitter, che rimanda a un link: 154 esecuzioni capitali avvenute lo scorso anno nella nazione del Golfo. E se ci si somma la scarsa libertà concessa alle donne, per non parlare della stampa e le violenze quotidiane a cui il popolo saudita è sottoposto dalla sua monarchia, les jeux sont fait. 
In barba alle diplomazie politiche, visto che l’Arabia Saudita è uno dei Paesi che intesse tra le più forti alleanze con una serie di Paesi occidentali, tra cui proprio la Francia, e motivo per cui – ovviamente – il riconoscimento è andato al Principe, da parte del Presidente Hollande. 
Una scelta coraggiosa, etica, politica. Che vale, anche in fatto di celebrità, più di mille legioni d’onore. (MB)

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui