26 novembre 2016

Addio, controverso Hamilton

 
I suoi ritratti così trasognati e perturbanti lo avevano reso spesso reso "colpevole", almeno mediaticamente, di pedopornografia. David Hamilton, 83 anni, pare aver chiuso in un altro modo, di sua spontanea volontà, una carriera sempre velata di oscurità

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A guardare le sue giovanissime modelle, a più di qualcuno, sono venuti brividi lungo la schiena. Chi era David Hamilton, e perché ritraeva in quel modo così candido e allo stesso tempo inquieto i suoi soggetti?
Ballerine di Degas in pellicola, “jeune filles”, “damoiselles”: una vita dietro l’obiettivo della macchina fotografica, e della macchina da presa, terminata in un appartamento di Parigi, con un corpo scoperto almeno un giorno dopo rispetto ai fatti.
Telegrafico Le Monde, così come la stampa internazionale. Personaggio scomodo, controverso: “accanto al cadavere sono stati rinvenuti medicinali. La morte sarebbe avvenuta per arresto cardiocircolatorio”. Come nel peggiore delle fini in solitudine; trovato da un vicino di casa, che ha chiamato invano i soccorsi.
Anche i film, equivoci spesso, raccontano dai titoli storie che hanno un vago senso del torbido: Un été à Saint-Tropez (1983), per esempio, dove si racconta dell’estate di un gruppo di giovani, completamente senza dialoghi, o Premiers désirs dell’anno successivo, altra storia di un intrigo marino, tra vari menage e coppie.
Anche la storia svelata da Flavie Flament, presentatrice della tv francese, che nella sua biografia aveva raccontato di essere stata stuprata all’età di 13 anni da un “celebre fotografo”, era stata ricondotta rapidamente al suo nome. Hamilton aveva promesso denunce, per l’ultimo quarto d’ora di gloria di un’istigatrice. Stavolta, invece, l’ultimo quarto d’ora, sarà per lui. (MB)

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