04 marzo 2017

La Siria, l’ISIS, le polemiche e la vita

 
Che fine ha fatto l'ISIS? Torna poco alla ribalta, in questo periodo, lo stato islamico, surclassato dal "nostro" Donald Trump. Eppure non mancano episodi, anche di "vita". Che guarda ad Occidente

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Pare che Palmira sia stata riconquistata dalle milizie siriane, e che lo Stato Islamico abbia perso oltre mille soldati, finiti morti o feriti, e 19 carri armati, 37 veicoli da sfondamento, 98 pick-up, armi pesanti e oltre 100 mezzi. Lo sostiene il capo del dipartimento generale operativo dello Stato maggiore russo, generale Serghiei Rudskoi. Eppure l’ISIS, a quanto pare, continua a ricevere rinforzi da Mosul e Raqqa ma, come si suol dire, l’esercito dei “cattivi” ha i giorni contati. Almeno in apparenza. Almeno stando a quel che riferiscono i media. 
Sarà “merito” di Donald Trump che ha spento un poco i riflettori sul Medio Oriente e gioca d’amicizia con Putin? Strana storia quella legata a uno “stato” che non ha mai avuto una base ufficiale, nomade e “povero” in mezzo al deserto, ma che è servito al “lancio” del terrore in Occidente, provocato dagli stessi nativi di Francia, Belgio, Germania…
E che ha inculcato anche, visto che ci occupiamo di immagini, un’idea di rappresentazione. Chissà, infatti, a che pensava Rod Stewart che – nel deserto di Abu Dhabi – ha simulato un’esecuzione il stile “taglio di gola” con gli amici, finito su Instagram in video e subito rimosso per aver scatenato l’indignazione di fan e non: volevano fare i Beatles che attraversano Abbey Road, ma poi sono passati a “Game of Thrones” e sono finiti – chissà come mai – a fare i miliziani con la vittima. Potere dei media, ancora una volta.
Lo stesso potere che porta Mahmoud Hassino, il primo blogger gay della Siria, a voler indire un concorso per “Mister Gay Siria”. L’open-call? Tra i ragazzi profughi e attualmente rifugiati in Turchia, Paese dal quale il vincitore – se mai si troverà – avrebbe il diritto di partecipare a Mister Gay World. Per scappare non solo dalla guerra, ma anche dall’omofobia. Sarà…potere dell’informazione. (MB)
   

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